Ford Mustang, la ponycar per tutti

La Ford Mustang viene presentata al New York World's Fair del 1964. Il mito della Pony Car per eccellenza nasce in quell'occasione e continua ancora

Ford Mustang, la ponycar per tutti

C'è un vento frizzantino che soffia nell'aria, arriva da est e ha quella brezza salmastrosa che odora di Oceano Atlantico. C'è grande fermento per le vie di New York, ancora più del solito, ed è tutto un dire per una città frenetica e caotica come la Grande Mela. Ovunque si incontrano persone provenienti da ogni parte del globo, sui marciapiedi, nei parchi, sulla metropolitana; sembra di stare a Babilonia. Ognuno parla una lingua diversa, molti espongono un passaporto lontano ed esotico, altri hanno fatto un viaggio più breve ma, per lo più, tutti quanti sono interessati all'evento che si tiene in quei giorni di aprile a Flushing Meadows Park: l'Esposizione Universale del 1964, conosciuta anche come New York World's Fair. Questa rassegna è l'epicentro dell'ingegno umano, qui vengono esposte le invenzioni e le creazioni che condizioneranno la vita del domani. Anche la Ford ha il suo padiglione, bello e curato, con una cupola bianca e tanti faretti incastonati nei montanti per illuminare la sua prossima creatura. Sotto a quel telo si nasconde misteriosa un'auto innovativa, sulla quale i vertici dell'Ovale Blu puntano tantissimo. Il target stavolta sono i giovani, la generazione nata dopo la Seconda Guerra Mondiale, e - un po' a sorpresa - le donne. Verso quest'ultime, la Ford ha preparato una strategia d'assalto che mira proprio a conquistare il cuore del gentil sesso. Dopo una presentazione scintillante, in cui Lee Iacocca, vice presidente della Ford Company, dispensa parole al miele nei confronti dell'inedita autovettura, il 17 aprile giunge il fatidico istante per togliere il velo alla Ford Mustang. È così che si chiama la nuova coupé, anche convertibile, che arriva da Detroit. Il pubblico è in visibilio, mentre lei ruota sulla sua piattaforma mostrando i muscoli della sua carrozzeria rossa fiammante. In quello stesso giorno le linee di Ford diventano incandescenti: fioccano 22.000 ordini in poche ore. Tre giorni dopo la première di New York, la casa automobilistica lancia la Mustang in contemporanea sulle tre tv nazionali degli Stati Uniti, con un risultato sconvolgente. Il nuovo modello americano ha un impatto devastante, pari a quello di un terremoto. Le concessionarie non riescono a fermare le flotte di persone, tutti sono pazzi della Mustang. Soltanto il primo anno, la Ford ne venderà 420.000 unità. È la nascita di un mito a stelle e strisce.

Un orgoglio nazionale

La ricetta del successo della Mustang è presto detta: linee seducenti, ammiccanti e robuste; prezzo abbordabile (appena 3.000 dollari nel 1965), una valanga di optional tra i quali perdersi e, infine, motori potenti e veloci (dal V6 base, ai più performanti V8). Un'idea di base semplice, ma realizzarla non è di certo facile. La piattaforma di partenza è quella della Ford Falcon, dalla quale la Mustang riceve in eredità il telaio che, però, viene accorciato. L'auto definitiva misura 4,6 metri e possiede quattro posti comodi, anche in versione cabriolet. Un altro vantaggio da non trascurare. A lei si avvicinano tutti quanti: i tanto sospirati giovani, le donne, gli operai, i manovali e i soldati. In quel periodo gli Stati Uniti sono impegnati nella Guerra del Vietnam, tra le reclute occupate nei combattimenti in Indocina comincia a espandersi il coro: "Facciamolo per la Mustang". Una sorta di premio da raggiungere, un vanto nazionale da difendere contro il nemico di turno. Nel 1965 esce la versione Fastback, quella con la coda allungata che in breve diviene la best-seller della ditta, poi mano a mano giungono in listino versioni sempre più sportive, come la cattivissima Shelby. La Mustang dà vita a un vero fenomeno e lancia la moda della Pony Car, una variante meno estrema delle più potenti Muscle Car americane.

Ford Mustang
La Ford Mustang al New York World's Fair del 1964

Le serie successive di Ford Mustang

La Mustang ha la sua seconda generazione negli anni '70, contraddistinta, però, dall'austerità che imponeva il periodo, condizionato dalla crisi petrolifera che attanaglia tutto il mondo dell'automobile. Dunque, la Mustang II si presenta curata negli interni ma meno potente, tanto che il motore V8 viene introdotto solo in una seconda fase, a partire dal 1975. La Mustang III, invece, torna sui passi delle origini, offrendo sportività e personalità al giusto prezzo. Il problema è che le vendite sono in calo, e quando tutto sembra perduto, in difesa della Mustang si schierano i suoi fedeli appassionati. La Ford è ormai pronta a chiudere la carriera della sua prima Pony Car, ma i peana, le suppliche dei suoi innamorati costringono il brand di Detroit a fare un deciso retrofront. A metà anni '90 arriva la Mustang IV, così bella da dare un nuovo slancio alle vendite. A metà anni 2000 è tempo per la quinta generazione, che nello stile riprende le linee e le forme della sua antenata di quarant'anni prima. La sesta generazione, invece, debutta nel 2015 suscitando grande interesse e attenzione, per la tecnologia di cui dispone e per il suo temperamento molto focoso.

Arrivando ai giorni nostri, nel 2022 ha debuttato la settima generazione di Mustang che da programma sarà l'ultima a essere dotata di motori endotermici. Ne ha fatta di strada il piccolo cavallo selvaggio di Ford, costruendo attorno a sé l'aura di mito, che da quasi sessant'anni rappresenta al meglio lo spirito orgoglioso e indomito della sua Nazione, gli Stati Uniti.

Ford Mustang
Tutte e sette le generazioni di Mustang insieme

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