Un accessorio quasi fondamentale nelle più fitte giornate invernali della pianura padana (e non solo). Quella luce giallognola che, alle volte, faceva realmente la differenza tra il capire dove andare a mettere le ruote e l’oblio più totale. I cari e amati fendinebbia, elementi indelebili della cultura automobilistica dagli anni ’50 fino alla fine degli anni ’90, sembrano essere ormai destinati a dirci addio. Dapprima diventati elemento di design, segno di un allestimento più ricco o maggiormente sportivo, ad accessorio quasi inutile sui veicoli più moderni in commercio. Ma come mai questo cambio di paradigma? Non servono davvero più?
È il turno dei fari full-led
Led diurni, fari full-led o tecnologia led-matrix, queste ormai le parole che sempre più caratterizzano le cartelle stampa dei nuovi modelli in commercio.
Minor consumo energetico, migliore illuminazione e una sempre crescente libertà di espressione per i designer, la tecnologia led ha così conquistato in toto il settore automotive, diventando anche, a tratti, sinonimo di prestigio e ricercatezza nella produzione dei veicoli. Accessori ormai quasi di default sui modelli più moderni, non più dipendenti dalla lampadina alogena all’interno della palpebra. Sui modelli di ultima generazione, in genere per gruppi ottici con tecnologia full-led o a matrice di led, all’interno della parabola del faro sono presenti diverse gemme di vetro o elementi che indirizzano il fascio luminoso a piacimento. Così, sterzando per inserirsi in curva, il fascio luminoso segue perfettamente la traiettoria della strada, concentrando buona parte dell’illuminazione nella zona inferiore anteriore, proprio come farebbero i fari fendinebbia. Altri modelli invece, incorporano proprio la funzione all’interno del gruppo ottico, così da rendere di fatto superflua l’esistenza dello stesso fendinebbia. Consideriamo inoltre il periodo storico in cui ci troviamo, la cui produzione di automobili è sempre più soggetta al concetto di semplificazione, quantomeno a livello di componenti concreti.
La rimozione di uno o più elementi, inglobandoli in altri, non solo implica un minor costo di produzione ma anche un minor tempo in fase di assemblaggio. È quindi palese perché sempre più costruttori, tra cui Ford, come testimoniato recentemente dal capo designer Amko Leenharts, abbia scelto di non includere più il piccolo faro nella zona inferiore del paraurti: “Non servono più, se hai le luci di assistenza in curva, non serve una seconda fonte di luce aggiuntiva”.
Possiamo infatti vedere come sugli ultimi modelli Ford, come la nuova Mustang o la Mustang Mach-E, non siano presenti le luci fendinebbia. Probabilmente non saranno destinati a sparire al 100% ma si tratterà, più che altro, di una scelta di stile proposta dai designer di ogni brand.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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