Omoda & Jaecoo, Francesco Cremonesi: "Così abbiamo superato le 1.600 immatricolazioni al mese"

Dal Super Hybrid alla neutralità tecnologica passando per la transizione elettrica e gli obiettivi del gruppo: l'intervista a Francesco Cremonesi, Marketing and Branding Coordinator di Omoda & Jaecoo

Omoda & Jaecoo, Francesco Cremonesi: "Così abbiamo superato le 1.600 immatricolazioni al mese"
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Un ritmo di oltre 1.600 immatricolazioni al mese. Come si spiega questo risultato?

"I numeri sono il frutto della capacità di aver interpretato correttamente il mercato. Non abbiamo imposto una soluzione tecnologica, ma lasciato ai consumatori la libertà di scegliere ciò che ritenevano più adatto in quel momento. Siamo partiti con due modelli a benzina, poi l'evoluzione con il sistema Super Hybrid, prima nella versione plug-in per il Jaecoo e successivamente nella full hybrid per Omoda 5. Abbiamo così creato un brand tecnologico che si declina nel Super Hybrid System – in versione plug-in e full hybrid – rispondendo alle esigenze del mercato. A questo si aggiunge un’offerta “neutrale” sul piano tecnologico: benzina, ibrido o elettrico, in base alle richieste del cliente".

Omoda 5

Oggi il vostro fiore all’occhiello è il Super Hybrid. In cosa consiste?

"Il Super Hybrid è un sistema avanzato che, nella versione plug-in, consente un funzionamento dinamico: la batteria non è un peso morto una volta scarica, ma viene ricaricata anche dal motore termico in modo bidirezionale. Questo permette di ottimizzare i consumi, aumentare l’autonomia e ridurre completamente l’ansia da ricarica".

Qual è stata la principale difficoltà all’ingresso nel mercato italiano, dove i marchi cinesi sono ancora guardati con diffidenza?

"La sfida più grande è stata proprio quella di superare i pregiudizi. Si dice spesso: “Le auto sono belle, costano il giusto, ma poi come funziona l’assistenza?”. Per questo, prima ancora di vendere, abbiamo investito nell’after sales. A giugno dello scorso anno abbiamo aperto un magazzino ricambi a Trezzo sull’Adda, in partnership con Arcese, dove abbiamo stoccato il 98% dei componenti. In questo modo garantiamo consegne alle officine in 24 ore, e i clienti stessi confermano sui forum che il sistema funziona: il passaparola è la migliore forma di comunicazione".

Che tipo di cliente sceglie oggi Omoda e Jaecoo?

"Ci piace dire che è un unico marchio con due linee di prodotto parallele. Omoda ha un design più urbano e aggressivo, mentre JQ è pensato per chi ama lo stile classico e l’avventura. I due target non si sovrappongono. La nostra rete di concessionari conta oggi oltre 70 punti vendita, che diventeranno 100 entro fine anno, con percorsi di formazione continua per personale tecnico e commerciale".

Jaecoo 5

L’Omoda 9 segna un salto di categoria. Come sta andando?

"Molto bene, meglio delle previsioni. Pur essendo un marchio generalista, con Omoda 9 abbiamo raggiunto contenuti di livello premium. Stiamo registrando un fenomeno interessante: clienti di marchi come Mercedes, BMW o Range Rover che passano a Omoda 9 per ridurre il costo mensile senza rinunciare a comfort e tecnologia. Le permute lo dimostrano".

Vi definite un marchio “upper generalista”. Cosa significa?

"Significa proporre un prodotto accessibile, ma con contenuti di livello superiore. Non comunichiamo puntando solo sul prezzo, ma sul valore tecnologico e sul posizionamento coerente. La convenienza economica è un vantaggio, non il messaggio principale".

Come procede la transizione verso l’elettrico?

"In Italia la penetrazione delle auto elettriche è ancora intorno al 4%, quindi riteniamo che la transizione vada gestita con gradualità. Il Super Hybrid è la tecnologia giusta nel momento giusto, un ponte tra il termico e l’elettrico. L’elettrico arriverà, ma non vogliamo imporlo: crediamo nella neutralità tecnologica".

Chi sono oggi i vostri principali competitor?

"Sicuramente gli altri costruttori cinesi, ma guardiamo anche ai brand coreani come punto di riferimento. Abbiamo adottato una strategia di stock pronta consegna, con tempi medi di 20-30 giorni, evitando attese lunghe e personalizzazioni eccessive".

Qual è la differenza principale rispetto alle tue esperienze precedenti nel settore?

"Lo spirito aziendale. È un’azienda fortemente orientata alle vendite, come accade in Cina, dove il mercato è in costante espansione. Tuttavia, in Europa serve equilibrio: non basta la velocità commerciale, occorre anche consolidare il posizionamento del marchio nel lungo periodo".

Quali sono gli obiettivi per i prossimi mesi?

"Crescere in modo sano: aumentare i volumi mantenendo una buona marginalità. Evitiamo operazioni speculative e puntiamo a un rapporto diretto con il cliente finale. Oggi l’80% delle nostre vendite è a privati, un dato molto positivo.


Nel 2025 amplieremo la gamma con l’arrivo di Omoda 3, che segnerà il nostro ingresso nel segmento B/C, il più competitivo in Europa. Sarà disponibile anche in versione Super Hybrid, con l’obiettivo di consolidare la nostra presenza sul mercato".

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