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Jeep Avenger, la prova della versione a benzina: come va e quanto consuma

Compatto, accessoriato e agile, è l’ideale per la città e non appare troppo “assetato” nei consumi

Jeep Avenger, la prova della versione a benzina: come va e quanto consuma
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Jeep Avenger è uno dei modelli più attesi di questo 2023, auto di accesso alla gamma del brand americano nonché vincitrice dell’ambitissimo premio di Car of The Year 2023. Auto di rottura con la storia del brand, capace di ereditare tutto il design e i valori di Jeep ma riscriverli in chiave compatta, in formato città. Design muscoloso e carismatico, studiato in Italia, con dimensioni da pieno segmento B e tanta tecnologia di bordo, al servizio della sicurezza, del comfort e della connettività. Attualmente sono due le motorizzazioni disponibili, a benzina o elettrica, con tre diversi allestimenti e prezzi a partire da 24.300 euro.

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Dimensioni e design

Jeep Avenger fa delle dimensioni la sua carta vincente, vantando una lunghezza di soli 4,08 metri, quanto basta per poter assicurare margine per quattro persone e divincolarsi agilmente nella città. Ingombri regolari e squadrati la rendono facilmente comprensibile nelle fasi di manovra, aiutati all’occorrenza anche dai sensori di parcheggio o dalla retrocamera. Il design è poi un’altra importante chiave di lettura di Avenger, interamente pensato e realizzato a Torino (qui l’intervista al capo designer Daniele Colonaci) per piacere agli europei ma ricordare gli stilemi e i tratti caratteristici di Jeep, tipicamente americani.

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Ottime le proporzioni che le consentono di apparire robusta e ben stazzata su strada, grazie ad un buon mix tra lunghezza, altezza e larghezza. C’è una generosissima luce da terra, per conferirle un design più da city fuoristrada che non da crossover. Gli sbalzi sono inoltre ridotti, in pieno stile fuoristradistico, con ampi passaruota trapezoidali (tipicamente Jeep) e cerchi in lega da 16 fino a ben 18” con spalla spessa e robusta. Il frontale è iconico grazie alle sette feritoie verticali di Jeep e ai nuovi gruppi ottici a Led sdoppiati: la parte inferiore è interessata dalle luci di profondità, quasi “annegate” nella modanatura nera lucida che abbraccia la griglia e i fari. Nella parte superiore invece si trova la sottile linea a Led che definisce la firma luminosa diurna. La parte inferiore della carrozzeria è invece protetta dalle plastiche nere, oltre alle protezioni silver per frontale e retro, in pure stile off-road. La vista laterale è poi robusta e muscolosa, con ampi passaruota e nervature che caratterizzano le linee di tensione del profilo. Passando al posteriore, è ugualmente ben riuscito con fari quadrangolari a led che formano una firma ad “X”, annegata in piccole modanature nere lucide. Nella zona inferiore ritorna la protezione silver e la plastica nera, con tanto di scarico cromato per la versione a benzina.

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Interni, tecnologia e qualità

Completamente inedito l’abitacolo di Jeep Avenger rispetto a quanto visto con Compass o Renegade. Linee semplici e pochi elementi a “disturbare” un approccio minimalista e funzionale. La plancia è attraversata orizzontalmente da un fascione il plastica colorata - nera, silver o gialla a seconda degli allestimenti - con impressa la scritta “Avenger”. Sotto ad essa una comoda mensola porta oggetti, purtroppo non realizzata in plastica morbida, così da contenere vibrazioni e urti. Si integra con una fascia, anch’essa orizzontale, nella quale si sviluppano le bocchette d’aerazione del clima. Due i display a bordo, da ben 10,25 pollici di serie per l’Infotainment Uconnect 5 e da 7,25” (o da 10,25”, dal secondo allestimento) per la strumentazione digitale, dietro al volante. Di serie fin dal primo allestimento Longitude si trova la connettività Android o Apple, anche wireless o tramite prese USB C. Il volante è poi completamente nuovo, sebbene si trovino affinità estetiche con gli altri modelli in gamma della casa americana. Non manca un generoso spazio al centro del tunnel, caratterizzato dalla presenza della leva del cambio manuale a sei marce. Di fronte ad esso un pozzetto svuota tasche e la presenza, se richiesto, della ricarica ad induzione per smartphone. Il clima automatico è di serie dal secondo allestimento mentre l’accesso Keyless è disponibile fin dal primo livello Longitude, così come il bracciolo centrale, la regolazione elettronica degli specchietti e il freno a mano elettronico.

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A richiesta si possono anche avere i sedili in pelle (1.000 euro), i sedili riscaldabili (400 €, ma di serie su Summit) o ancora altri accessori. Molto interessante il Tech&Style Pack che per 1.600 euro aggiunge alla versione Longitude retrocamera, cruise control adattivo, volante di ecopelle, specchietto retrovisore elettro-adattivo, abbaglianti automatici, sensori di parcheggio posteriori, cerchi in lega da 17'', vetri posteriori oscurati, fendinebbia a Led e predisposizione per gancio traino. Non manca poi lo spazio a bordo, soprattutto per i passeggeri anteriori, mentre nel retro si sta comodi in due, a patto che non si superino 1,85 m di altezza. Il bagagliaio è invece notevole, da ben 380 litri (355 l sulla versione elettrica), un record considerate le dimensioni esterne. E’ addirittura superiore a quello previsto per Renegade, che invece si ferma a 351 litri. Abbattendo la seconda fila di sedili, la capacità sale invece fino a 1.227 litri: peccato non vi sia la botola centrale o il terzo sedile abbattibile singolarmente, che avrebbe facilitato nel caso di carichi passanti.

Come va in città

Avenger si trova pienamente a suo agio negli spazi ristretti e nel traffico, godendo di una posizione di guida rialzata è decisamente comoda, con una buona triangolazione degli elementi. Lo sterzo è leggero ma dal giusto carico, risultando piuttosto diretto e dalla giusta consistenza per conferire solidità e qualità durante la marcia. Un plauso anche alle sospensioni che, unite alla spalla generosa degli pneumatici, consentono di digerire bene tutte le vibrazioni e le buche del manto stradale, sebbene presentino una taratura tendenzialmente rigida. Il pedale del freno risponde bene e ha una consistenza robusta, facendoci sentire a bordo di un veicolo più prestigioso di quanto non suggeriscano le dimensioni. Buona anche la visibilità anteriore ma non altrettanto quella posteriore, dove il sottile lunotto e i montanti pronunciati limitano leggermente il campo visivo: nelle manovre torna molto utile la retrocamera, dalla buona risoluzione per il segmento ma non rapida nell’attivazione all’inserimento della retromarcia.

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L’unica motorizzazione disponibile come alternativa all’elettrico e l’1.2 3 cilindri turbo da 100 CV, abbinato al solo cambio manuale a sei rapporti. Fluido e rapido negli innesti, non appare affaticato o limitante nella guida cittadina, con una frizione morbida e facilmente modulabile. Sarebbe però opportuno proporre anche una versione con cambio automatico, in ottica flotte aziendali e per massimizzare l’efficacia in città e aumentare il comfort in marcia. Il propulsore è comunque frizzante e non soffre particolarmente l’accelerazione sottocoppia o con una marcia non adatta: recupera facilmente vigore e presenta una bassa inerzia, così da guadagnare facilmente giri e non risultare mai sotto dimensionato per la vettura. Le prestazioni sono adeguate alla tipologia di vettura, con 10,6 secondi per scattare sullo 0-100 km/h e 184 km/h di velocità massima.

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Come va in viaggio

Jeep Avenger presenta però anche un’anima avventuriera, soprattutto nei viaggi o nelle gite in giornata. Il generoso spazio nel bagagliaio e l’ottima ergonomia anteriore la rende una perfetta compagna di viaggio per una giovane coppia. I fruscii aerodinamici sono abbastanza contenuti, fino a 120 km/h e i sistemi di assistenza alla guida possono spingersi fino al secondo livello, così da supportare la marcia e aumentare il comfort in viaggio. Sono di serie sulla versione Summit e a richiesta per 1.000 euro sull’allestimento Altitude. Funzionano bene e non risultano troppo invadenti nell’intervento. Avenger però appare adeguata a sostenere le velocità autostradali anche con la modesta potenza del suo 1.2 a benzina. Come accennato, l’erogazione è buona e non fatica a sostenere i 130 km/h per lunghi periodi, riducendo il rumore da rotolamento degli pneumatici e il suono del motore.

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Consumi e prezzi

Considerando il peso contenuto (solo 1.255 kg in ordine di marcia) e le dimensioni compatte, i consumi risultano più che positivi, con medie superiori ai 16,5 km/l in ambito urbano e piede gentile. Tirando qualche marcia fino ai 3.500 giri/min, i consumi scendono invece intorno ai 14 km/l. Uscendo dai centri urbani, non è impossibile raggiungere anche medie di oltre 20 km/l a velocità costante, stabilizzandosi su 17,5 km/l in autostrada con Cruise control attivato. Passando ai listini, Avenger attacca da una base di 24.300 euro in allestimento Longitude, che presenta di serie la strumentazione digitale da 7,25” e l’infotainment da 10,25”, cerchi in lega da 16”, bracciolo centrale, fari full-led, freno a mano elettronico e specchietti elettronici. Si passa poi ai 26.300 euro della versione Altitude che aggiunge i cerchi in lega da 17”, clima automatico, portellone automatico, volante in pelle, presa usb C posteriore, quadro strumenti da 10,25” e Cruise control adattivo. Infine la versione Summit, da noi provata a partire da 29.300 euro che aggiunge anche cerchi in lega da 18” con finitura diamantata, accesso Keyless, retrocamera, ricarica ad induzione per smartphone, fari posteriori a Led, sedili anteriori riscaldati, luci ambientali e fari fendinebbia a Led.

Considerazioni finali

Avenger conquista alla vista e al volante, con un design pienamente riuscito, armonico, robusto e una guida semplice, intuitiva e decisamente comoda. Peccato l’assenza di un cambio automatico o di una versione elettrificata intermedia, tra l’1.2 benzina e la versione 100% elettrica. Piccole sbavature tra la lentezza della retrocamera o l’assenza di un tappetino in gomma per la mensola che attraversa la plancia ma, in linea generale, si rivela un’auto completa da moltissimi punti di vista.

Ideale per un giovane ma adeguata anche per una coppia, risponde con tanta tecnologia e soluzioni innovative, al pari di molte berline di segmento C.

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