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Mercedes Classe C 300e, plug-in fino a 100 km in elettrico e tanto spazio a bordo

Cresce la tecnologia e l’autonomia, una station wagon coi fiocchi e tanti km a zero emissioni

Mercedes Classe C 300e, plug-in fino a 100 km in elettrico e tanto spazio a bordo
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Mercedes Classe C 300e Station Wagon è una delle ibride plug-in più interessanti sul commercio. Vanta tutta l’affidabilità, prestigio e qualità dell’iconica familiare tedesca, aggiungendo anche un bel guizzo di elettrificazione, potendo così vantare un’autonomia a zero emissioni quasi da record. Tant’è che la si potrebbe definire una mezza auto elettrica, con il surplus di poter viaggiare anche a benzina quando termina la carica della batteria. Non si modifica il design, nemmeno l’interno rispetto a quello proposto con l’ultima generazione, ma amplia notevolmente le possibilità degli automobilisti e, con una giusta organizzazione, premia anche dal punto di vista dei costi di percorrenza. Il listino della versione plug-in parte da una base di 65.804 euro in veste Advanced e con trazione posteriore.

Mercedes Classe C 300e: le foto del plug-in della Stella 13

Sistema ibrido

Nuova Mercedes Classe C (W206) è stata presentata nel febbraio 2021, portando con sé un’innumerevole quantità di aggiornamenti che hanno interessato la vettura a 360 gradi. Sempre sviluppata a partire dalla piattaforma MRA di seconda generazione, ha rivisto da cima a fondo design, tecnologie, motorizzazioni e piacere di guida, diventando in tutto e per tutto una piccola Classe S. Grande novità di questo modello, nonché oggetto della nostra prova è il sistema ibrido plug-in di ultima generazione. Su questa piattaforma è disponibile sia abbinato al motore a benzina che diesel. La nostra versione C 300e sfrutta il noto 2.0 4 cilindri turbo benzina da 204 CV e 320 Nm di coppia abbinato ad un’unità elettrica da 129 CV e 330 Nm di coppia, solidale al nuovo cambio automatico 9G-Tronic a convertitore di coppia, a nove marce.

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È disponibile anche la versione 4Matic a trazione integrale, mentre per li nostro esemplare a trazione posteriore, entrambi i motori lavorano a monte del cambio, indirizzando la coppia sulle ruote posteriori. La potenza complessiva arriva così a ben 313 CV e 550 Nm di coppia, quanto basta per assicurarle uno scatto sullo 0-100 km/h di soli 6,2 secondi, fino ad una velocità massima di 240 km/h. Il tutto è alimentato da una batteria notevole, da ben 25,4 kWh (maggiore rispetto a quella di molte citycar elettriche) capace di assicurare un’autonomia dichiarata di oltre 100 km. Tra gli optional vi è il prezioso caricatore di bordo in corrente continua tramite presa CCS Combo 2, fino a 55 kW, così da ricaricare i 100 km di autonomia in meno di 30 min - da qui la definizione di “mezza auto elettrica” usata in precedenza. Standard il caricatore fino a 7,4 kWh, per poterla caricare in circa 4 ore e mezza da colonnine pubbliche o circa 12 ore da rete domestica.

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Prova su strada

Le aspettative sono ovviamente alte e Classe C Plug-in le soddisfa alla grande, conservando tutte le buone qualità di una delle familiari di segmento medio più vendute al mondo. Provata dapprima in modalità solamente elettrica (selezionando la modalità di guida Electric) si comporterà come una vera auto elettrica, con frenata rigenerativa, erogazione istantanea fluida e grande facilità di marcia. Sebbene il motore elettrico vanti solo 129 CV, riesce a spingere facilmente la vettura (da notare i quasi 2.100 kg in ordine di marcia) senza mai andare in sofferenza e in autostrada non fatica a raggiungere anche i 130 km/h. Il recupero di energia si può impostare su tre diversi livelli, oppure lasciarlo automatico, tramite i paddle dietro al volante, secondo le preferenze.

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Spostando la modalità su Hybrid, il sistema continuerà ad impiegare prevalentemente il motore elettrico e la carica residua, fino a che non rilevi determinate condizioni stradali tramite l’itinerario impostato dal navigatore o non si acceleri con vigore. Il passaggio al motore a benzina non è sempre fluido e silenzioso, ma si fa percepire con piccole vibrazioni sul pedale del gas. La spinta del motore a benzina è più ruvida di quella dell’elettrico, ovviamente, ma la spinta che si genera dalla collaborazione dei due motori è notevole. Il sistema è così intelligente da “spalmare” il livello di carica lungo tutto l’itinerario impostato, triangolando i dati delle mappe con le info in tempo reale: così si ottimizzano i consumi e si valorizza al massimo l’unità elettrica, riducendo anche le emissioni.

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È anche presente la modalità Battery Hold, per preservare un dato livello di batteria o forzare il sistema a non scaricare in alcun modo l’accumulatore: preserva la carica e la cede all’occorrenza per ripartenze e scatti. Una piccola precisazione: il nuovo cambio a convertitore di coppia 9G-tronic non riesce ad essere secco e immediato quanto il vecchio doppia frizione a sette o otto marce, tuttavia risulta la miglior scelta in vista di un powertrain ibrido, gestendo meglio le transizioni della coppia, oltre ad essere meno voluminoso e pesante. In città si muove bene, rapida e agile nelle ripartenze e i sensori/telecamere fanno un ottimo lavoro nel farci percepire gli ingombri: tutte le manovre avvengono in elettrico e con estrema rapidità.

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Sorprende infine in autostrada, dove la potenza dei due motori è interamente messa a disposizione della meccanica: la grinta non le manca e può anche vantare un allungo incredibile, con la progressione del benzina unità alla schiena dell’elettrico che, con la sua coppia immediata, aiuta a raggiungere subito le velocità dei limiti. Nonostante l’ottimo assetto (anche se si sceglie quello passivo, non a controllo elettronico) si beneficia di un piacevole handling, sebbene i quasi 400 kg in più delle versioni endotermiche si facciano sentire. Sull’asse posteriore sono presenti di serie le sospensioni pneumatiche, per gestire meglio il peso della batteria, collocata sotto al bagagliaio e l’avantreno si rivela sempre preciso e stabile. Attenzione però alla frenata: troppo poco modulabile e alle volte imprecisa quando si passa dalla fase di recupero dell’energia alla frenata meccanica.

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Consumi e autonomia

E dopo l’impressione su strada si passa subito al tema scottante, ovvero i consumi e l’autonomia, nonché indice del funzionamento generale del sistema ibrido. Nonostante i dati dichiarati di oltre 100 km di autonomia, guidando anche in maniera poco accorta, siamo riusciti a raggiungere circa 94 km alternando una percorrenza urbana ed extraurbana dove, con un filo di gas e bassi consumi energetici, (e un’ottima aerodinamica) è in grado di marciare indisturbata per moltissimi km. Una volta terminata la carica si trasforma quasi in un sistema full-hybrid, alternando il funzionamento dei due motori a seconda delle condizioni: non riesce a raggiungere la stessa efficienza dei migliori sistemi full in commercio, ma si difende comunque bene. Considerando la stazza della vettura, il peso e la potenza complessiva, sono notevoli i 16,5 km/l registrati in ciclo urbano, che posso scendere a circa 18 km/l in ambito extraurbano. Sempre a batteria scarica, in autostrada, non fatica a stabilizzarsi su circa 14 km/l. Per i viaggiatori, c’è anche disponibile il serbatoio maggiorato da ben 66 litri: in questo modo l’autonomia teorica massima può spingersi fino a ben 1.189 km, sommando i 66 litri a 16,5 km/l di media e i circa 100 di elettrico. Chapeau Mercedes!

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Design e dimensioni

A livello estetico non modifica le caratteristiche della più classica Mercedes Classe C Station Wagon, con una lunghezza di 4,76 metri e una larghezza di 1,82 metri. Cresce però, come detto, il peso arrivando fino a 2.120 kg in ordine di marcia, principalmente dovuto all’inserimento della grande batteria da 25,4 kWh nella zona posteriore. Basti pensare che una versione con lo stesso 2.0 e benzina e trazione posteriore pesa circa 1.720 kg. Molteplici le opzioni di personalizzazione estetica, con cerchi in lega da 18 a 20” ed eventualmente anche l’allestimento AMG Line che ne impreziosisce gli esterni con accenni maggiormente sportivi.

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Interni super tecnologici e lussuosi

L’abitacolo è ciò che colpisce maggiormente di nuova Classe C. Ripreso piuttosto fedelmente da nuova Classe S, arriva in chiave semplificata (ma neanche troppo) su C, offrendo quanto di più minimal, tecnologico e prestigioso ci sia su questo segmento. Fa capolino in centro alla plancia il grande display verticale da ben 12,5”, leggermente orientato verso il guidatore e tra i più sofisticati in commercio. Grazie al nuovo sistema multimediale MBUX di seconda generazione, l’interazione con la rete e con il secondo display da 11,9” per la strumentazione è massima. Ottimo feedback al tocco, qualità grafica e semplicità di utilizzo: potremmo quasi definirlo il sistema “Apple” dell’automotive. Basta prendere un po’ dimestichezza con i vari sottomenù e il gioco è presto fatto. Tanti gli accessori da poter aggiungere ai vari allestimenti, con una lista pressochè infinita: consigliamo un allestimento intermedio come Advanced Plus o Premium, per poter beneficiare di un discreto equipaggiamento.

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Non mancano le prese usb-c anteriori e posteriori, bocchette con luci ambientali incluse, sedili a regolazione lombare o riscaldati e, sempre a richiesta, i sistemi ADAS fino al secondo livello. Si tratta dei più avanzati e intelligenti sul mercato, quasi al pari di Tesla o Volvo, capaci di leggere qualsiasi indicazione sulla strada e aiutare concretamente durante i lunghi viaggi e nel traffico. Con ben 2,87 m di passo, è ovvio che lo spazio a bordo non manca, sebbene i sedili anteriori potrebbero risultare più comodi o ergonomici per la schiena. Il tunnel centrale nel retro ruba un po’ di spazio per il passeggero centrale, ma non impedisce più di tanto. Ottime ovviamente le finiture così come i materiali, anche se un po’ meno di plastica nera lucida – sempre soggetta a graffi, ditate e polvere – sarebbe gradita. Infine c’è bisogno di sacrificare un po’ di bagagliaio: la presenza della batteria “mangia” un po’ di spazio, circa 130 litri generando anche uno scalino all’ingresso. La capacità scende così da 490 a 360 litri: è un buon margine di carico, ampiamente sotto però alla media del segmento delle station wagon, solitamente oltre i 500 litri. Un piccolo sacrificio in vista degli oltre 100 km a zero emissioni e ai consumi ridotti.

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Prezzi e considerazioni finali

Il listino di nuova Mercedes Classe C Station Wagon non è, ovviamente, contenuto, trattandosi di una vettura premium di fascia medio-alta. Il prezzo base è fissato a 55.545 euro per la versione 200 d in allestimento Advanced. La gamma delle Plug-in a benzina parte invece da 65.804 euro per la 300 e in allestimento Advanced, raggiungendo poi il vertice a quota 84.740 euro per la superlativa 300 de 4Matic in allestimento AMG Line Premium Plus, con 197 CV lato Diesel e 129 CV per l’elettrico. Il nostro esemplare in prova, con allestimento AMG Line Premium parte da una base di 73.229 euro, una cifra importante ma con la quale è possibile portarsi a casa una spaziosa vettura ultra tecnologica, con probabilmente il meglio oggi disponibile in termini di autonomia su una vettura plug-in di questo segmento. Tanto comfort, servizi e “coccole” per gli automobilisti esigenti anche se la lista degli accessori è molto lunga e potrebbe far lievitare ulteriormente il prezzo.

Ad ogni modo, un plug-in di questo tipo inizia a mettere una scarpa nel mondo dell’elettrico e, inteso in questo modo, non possiamo che approvarlo.

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