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Mitsubishi Colt Full Hybrid: consuma poco e non rinuncia a nulla, perfetta per la città

Eredita dalla francese Clio la meccanica e il design, con alcune personalizzazioni del brand giapponese. Ottimi i consumi, ma è disponibile solo una versione, da 30.600 euro full-optional

Mitsubishi Colt Full Hybrid: consuma poco e non rinuncia a nulla, perfetta per la città

Mitsubishi Colt è una delle ultime citycar di segmento B pronta a “darsi battaglia” su un terreno densamente popolato e ricco di alternative. La celebre compatta giapponese – nata nel 1962 originariamente come berlina due volumi – si è poi trasformata in una compatta utilitaria da città, debuttando in Italia nel 1991 con la quarta generazione. La settima e ultima nata della famiglia introduce ora la motorizzazione full-hybrid, riproponendo meccanica e design della celebre Clio E-Tech Hybrid, dando continuità all’alleanza che intercorre tra i due marchi. Solo uno l’allestimento proposto da Mitsubishi per questa motorizzazione, chiamato Instyle che, però, propone un equipaggiamento praticamente full-optional senza alcun accessorio extra da poter aggiungere. Prezzi da 30.600 euro.

Mitsubishi Colto Full-Hybrid: guarda la gallery della nuova citycar ibrida  13

Carta d’identità

Dopo quasi 11 anni di assenza dal segmento, Mitsubishi rievoca il nome “Colt” riproponendo una valida citycar compatta con tutte le carte in regola per poter fare bene e offrire un prodotto di qualità. Certo, per chi non ama i “rebadging” o le alleanze, sicuramente non guarderà di buon occhio l’operazione messa a punto dal marchio giapponese, eppure la storia ha insegnato che, in determinati contesti, ha saputo assicurare risultati più che positivi. La base di partenza è ovviamente quella della Renault Clio restyling di quinta generazione, con motori benzina e anche nella motorizzazione ibrida full. Una scelta oculata e ragionata, potendo così assicurarsi uno dei migliori prodotti del segmento, senza assumersi il rischio di progettare o ideare un modello da zero. Sfrutta la meccanica ibrida composta dall'1.6 4 cilindri aspirato a ciclo Atkinson da circa 95 CV, abbinato a due motori elettrici (da 49 e 24 CV), per una potenza complessiva di 143 CV e 148 Nm di coppia. Non variano le dimensioni, sempre 4,05 m di lunghezza per 1,77 m di larghezza e 1,46 m di altezza. Dimensioni perfette per muoversi negli spazi ristretti, assicurando comunque uno spazio sufficiente all’interno. Si può viaggiare comodamente in quattro, o cinque, ma per brevi tratti mentre il bagagliaio è in linea per il segmento, da 301 litri di capacità (si perdono circa 90 litri rispetto alle versioni a benzina).

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Tecnologica e ben accessoriata

Come anticipato, la strategia del costruttore giapponese è stata quella di offrire tutto fin da subito. Infatti si trova di serie volante e sedili riscaldati (non comuni su questo segmento), oltre alla strumentazione digitale e allo schermo verticale da 9,3”, che include tutti i protocolli di duplicazione del telefono: sia Apple che Android, anche senza cavo. Non manca il clima automatico, due prese USB e anche la piastra per la ricarica ad induzione. Il volante è realizzato in pelle traforata e restituisce un’ottima sensazione al tatto, dalla giusta impugnatura ed ergonomia. Buoni anche i materiali, con simil pelle su sedili e pannello portiera, oltre ad una plancia robusta, con assemblaggi solidi e materiali ben alternati: raramente ci si imbatte nella plastica più rigida, comunque “digeribile” su questa tipologia di auto. Non manca neanche il comodo bracciolo centrale con pozzetto nascosto al suo interno. Sempre di serie, sono anche presenti i proiettori full-led, per una perfetta illuminazione anche nelle più scarse condizioni di luce. Da lode anche l'impianto audio a marchio Bose, dall'ottima qualità e definzione.

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Prova su strada

Si percepisce fin dai primi metri un’ottima agilità e maneggevolezza. Mitsubishi Colt, nonostante l’aggiunta di peso dovuta alla componentistica legata all’ibrido, risulta leggera e ben sviluppata. Grazie alla coppia extra assicurata dai motori elettrici, è scattante e sempre pronta all’erogazione della coppia. In città si trova pienamente a suo agio, senza andare in crisi nei frequenti stop&go del traffico. In tal senso, il cambio automatico è abbastanza fluido e piacevole, anche se sfrutta un sistema piuttosto complesso: è privo di frizioni e le marce si assestano grazie al lavoro del secondo motore elettrico, che sincronizza i regimi di rotazione per effettuare i cambi marcia in maniera rapida e ottimale. Si sposa meglio con una guida turistica, mostrando solo alcune incertezze quando si decide di guidare in maniera più briosa. L’assetto è poi sufficientemente solido, senza però risultare rigido sulle buche più secche. Grazie ai cerchi da 17” di serie, riesce a smorzare buona parte delle vibrazioni provenienti dall’asfalto, senza alcun problema.

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Nonostante la complessità del sistema ibrido, all’atto pratico la guida è semplice ed intuitiva. Basterà fare rifornimento e guidare. Il passaggio da un’alimentazione all’altra, il cambio marcia e la ricarica della batteria da 1,2 kWh viene gestito autonomamente dalla vettura. I tratti a zero emissioni saranno molto frequenti e, all’occorrenza, il motore a benzina si riattiverà autonomamente per fornire trazione alle ruote. La guida risulta sempre stabile e sicura, mostrandosi anche una qualità di guida mediamente superiore rispetto al segmento di appartenenza. Non mancano i sistemi ADAS fino a quasi il secondo livello di assistenza, che include anche Cruise Control Adattivo e mantenitore della corsia. La qualità della retrocamera è poi discreta, ma si potrebbe ancor migliorare.

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Quanto consuma?

Il capito consumi è forse uno degli aspetti più importanti per una citycar ibrida. Le medie sono ampiamente superiori ai 20 km/l, con picchi anche di 23/24 km al litro in città e con guida attenta. Grazie alla frenata rigenerativa, sarà possibile recuperare energia durante le fasi di frenata, così da alimentare nuovamente i motori elettrici. In extraurbano stupisce comunque, riuscendo a sfruttare di frequente il veleggio in elettrico, abbattendo i consumi con valori che possono oscillare tra i 19 e i 22 km al litro. In autostrada mostra qualche valore più alto, principalmente dovuto ai limiti delle motorizzazioni ibride: si può passare dai 15 ai 18 km al litro a seconda dei contesti e dello stile di guida.

Concludendo con i prezzi, le versioni a benzina di Colt sono disponibili a partire da 18.900 euro, ma per l’ibrido, disponibile solo in allestimento Instyle full-optional, il prezzo di listino è di 30.600 euro.

Sicuramente una cifra non contenuta, per questo segmento, soprattutto in confronto alla “cugina” Clio, che dispone di più scelta tra gli allestimenti: nessuno di questi, però, è in veste full-optional, come proposto da Mitsubishi. Mitsubishi sottolinea inoltre la presenza della garazia di 5 anni o 100 mila km, che sale a 8 anni o 160 mila km per la batteria, oltre all'asisstenza stradale Mitsubishi per 5 anni.

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