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Renault Megane E-TECH: prova, autonomia e consumi del crossover elettrico

Esteticamente ricercata, con materiali di qualità e con un altissimo livello di tecnologia. Consuma poco

Renault Megane E-TECH: prova, autonomia e consumi del crossover elettrico  Esclusiva
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Renault Megane cambia faccia e diventa Megane E-TECH Electric, da berlina due volumi a crossover di tendenza e super tecnologico, per accogliere il profondo cambiamento che sta attraversando il costruttore francese, con il nome di Renaulution. Grande novità la sua natura 100% elettrica, abbandonando definitivamente qualsiasi motore a benzina, diesel o ibrido. Due i tagli della batteria (forse ancora per poco), con un design di rottura, moderno e sorprendentemente ricercato, al pari degli interni, ora super tecnologici e capaci di segnare il riferimento per la categoria. Stupisce anche la gestione energetica, capace di segnare consumi decisamente bassi per poter percorrere molti chilometri con una sola carica. Crescono ovviamente i listini, ora a partire da 40.950 euro, esclusi ecoincentivi statali.

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Dimensioni e design

Design e dimensioni hanno segnato una netta rottura con il passato, cambiando sia il posizionamento che il segmento di appartenenza di Megane. Da tradizionale berlina a due volumi a crossover compatto, soli 4,20 metri di lunghezza, però ben nascosti dietro alle magistrali proporzioni che presentano gli esterni. Sottili superfici vetrate e linea di cintura alta la rendono muscolosa e, almeno alla vista, più grande di quanto non sia in realtà. Gli ampi passaruota e i grandi cerchi fino a 20” (come per il nostro esemplare) assicurano un’impronta a terra e una presenza scenica non indifferente. Il tetto risulta così più basso di come non sia davvero, aiutato anche dalla seconda maniglia delle portiere quasi nascosta nel terzo montante, in tinta con i finestrini, facendole strizzare l’occhio al mondo delle coupè. Le maniglie anteriori invece rientrano nel profilo delle fiancate una volta in marcia, per ridurre la resistenza aerodinamica e agevolare così i consumi.

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I più grandi cambiamenti però risiedono nel frontale, dove troviamo una significativa evoluzione della “C-Shape” di Renault, l’ormai iconica firma luminosa a led che caratterizza il muso dell’auto. Il faro principale è stato notevolmente assottigliato, ovviamente a matrice di led con funzione adattiva, mentre la firma diurna scende con una “S” fino alla zona inferiore del paraurti. Questo è stato notevolmente elaborato, ospitando nella zona inferiore anche una nuova modanatura dorata che rende più aggressivo il frontale. In bella vista appare anche il nuovo logo di Renault, sotto al quale sono stati inseriti i sensori e i radar per il cruise control adattivo e per la frenata automatica di emergenza.

Interni e qualità dei materiali

E’ però accedendo a bordo che si può, a mio avviso, rimanere sorpresi dal grandissimo salto qualitativo che il marchio francese ha effettuato con questo nuovo modello. In primis in termini di abitabilità, riuscendo a valorizzare al massimo le compatte dimensioni esterne, con un passo tra le ruote che assicura un buon margine per le gambe di tutti gli occupanti. Il tunnel centrale, trattandosi di una piattaforma nativa elettrica, è praticamente spoglio da elementi meccanici, così da essere sfruttato al meglio con vani porta oggetti, porta bevande, paratie organizzabili e un comodo pozzetto sotto al poggia braccio. Vi è anche una consolle flottante con un comodo vano dove collocare lo smarpthone in verticale. La plancia si sviluppa quasi a “T”, con lo schermo centrale disposto verticalmente e la strumentazione digitale in posizione orizzontale dietro al volante. Sotto allo schermo vi sono dei comodi tasti a pianoforte per la regolazione del clima e sotto ancora una mensola dove si trova la piastra ad induzione per la ricarica dello smartphone.

Notevoli i materiali così come la cura costruttiva, con plastiche morbide e ben assemblate su plancia, pannello portiera e anche nelle zone inferiori dell’abitacolo. Le tasche nelle portiere sono ampie e anche foderate in morbida microfibra; un dettaglio non da poco. Nel nostro allestimento Iconic si alternano anche pannelli in simil legno, alluminio e impunture a vista sui rivestimenti della parte alta della plancia. Pochissimi scricchiolii e tanta solidità degli assemblaggi, come mai visto su una Renault. Come detto, buono anche il margine per i passeggeri posteriori, così come la seduta, non troppo vicina al pavimento come solitamente avviene sulle elettriche. Meglio comunque viaggiare in 4 piuttosto che cinque. Non mancano le prese usb e nemmeno le bocchette d’aerazione, ormai non più scontate su questo segmento di auto. Il bagagliaio invece risulta davvero capiente, a partire da ben 440 litri, tra i migliori della categoria: abbattendo poi i sedili posteriori si sale fino ad oltre 1.400 litri, attenzione però allo scalino piuttosto pronunciato.

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Infotainment e tecnologia

L’aspetto infotelematico però, è forse ciò che più mi ha fatto apprezzare nuova Megane E-Tech. Renault ha fatto pienamente centro basando la nuova generazione della piattaforma su Android Automotive, sfruttando così la suite di servizi di Google, oltre a supportarli con un processore davvero notevole: si chiama infatti Snapdragon Automotive Cockpit e lavora all’unisono con il sistema. Frequenza di aggiornamento al pari dei più moderni tablet, sensibilità al tocco incredibile con lo schermo centrale da 12 pollici, realizzato da Continental ed LG: risoluzione 4K e un’infinità di colori disponibili. A mani davvero basse tra i migliori mai provati a bordo di una vettura. E’ dotato di una sim integrata per sfruttare tutte le potenzialità, al livello da non richiedere nemmeno l’accoppiamento del dispositivo, tra l’altro anche wireless sia per Apple che Android.

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Le mappe del navigatore sono direttamente gestite da Google Maps (calcola automaticamente la percentuale di batteria disponibile all’arrivo, oltre alle soste intermedie per la ricarica) mente lato musicale, su può inerire il proprio account per sfruttare Spotify, integrato tra le app di cui è dotato il sistema. Si possono anche scaricare altre App del Play Store, mentre il sistema supporta anche gli aggiornamenti da remoto, anche per la componente meccanica. I due schermi sono anche in grado di comunicare, soprattutto per la navigazione, e anche di fronte al volante si gode di un’altissima risoluzione, oltre a supportare diverse grafiche. Tra le altre chicche si seleziona lo specchietto retrovisore digitale, con una telecamera inserita sotto alla terza luce dello stop, sul lunotto posteriore. La risoluzione è alta e, nonostante lo si possa reputare un vezzo tecnologico inutile, torna molto comodo nel caso ci fosse un passeggero seduto centralmente, nella fila di sedili posteriore. Tutto perfetto, ad eccezione di due piccoli nei: la finitura lucida degli schermi li sottopone a molteplici e fastidiose ditate, mentre la regolazione del volume touch non è delle più intuitive e comode in marcia. Con un rotore circolare si sarebbe risolta facilmente la questione.

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Batteria e ricarica

La piattaforma CMF-EV di nuova Megane elettrica è pensata per minimizzare il peso, accogliere la batteria strutturale nella zona inferiore e assicurare tanta abitabilità. Ogni punto è stato centrato al meglio. Inizialmente disponibile con due tagli di batteria (40 o 60 kWh), prossimamente sarà ordinabile solo con la versione più capiente (e a nostro avviso l’unica degna di nota), capace di assicurare fino a 470 km in ciclo WLTP, in abito urbano. La batteria è stata fornita da LG (NMC, Nichel, Manganese e Cobalto) ed è raffreddata a liquido, con un peso dichiarato di circa 395 kg. E’ estremamente sottile (la metà di Zoe) e consente di abbassare notevolmente il baricentro dell’auto: si tratta di una delle elettriche più leggere della categoria, con un peso in ordine di marcia di soli 1.700 kg. Lato ricarica, Renault ha dotato nuova Megane di un caricatore ultra fast fino a 130 kW in corrente continua mentre, a sorpresa, un comodissimo e pratico caricatore in corrente alternata fino a 22 kW, tra le poche in commercio con tale soluzione.

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Consumi e autonomia

La praticità e razionalità di nuova Megane E-Tech spunta anche su strada. Con uno stile di guida tranquillo e predittivo, in città, non è impossibile vedere anche i 15,5 kWh/100 km (temperatura esterna media del test inferiore a 3 gradi), portando così l’autonomia teorica vicina ai 390 km in città. Saremmo curiosi di riprovare la vettura con temperature esterne più alte, cercando così di superare i 400 km complessivi. In ambito autostradale o extraurbano, i consumi salgono fino a 19,5 kWh/100 km, portando così l’autonomia intorno ai 290/300 km con velocità da codice e una guida poco aggressiva.

Prova su strada

Megane è in grado di infondere tanta fiducia fin dai primi metri in sua compagnia. Lo sterzo è di livello, molto diretto e solido, donando molta direzionalità all’avantreno che si inserisce sicuro anche nelle curve più allegre. L’assetto è turistico, ed è un peccato perché si sarebbe potuto raggiungere un buon livello di handling se fosse stato leggermente più solido, facendo un curioso binomio con l’ottimo sterzo. Scelta però comprensibile, dovendo soddisfare qualsiasi tipo di esigenza e contenere al meglio le vibrazioni del manto stradale. Tuttavia, con i grossi cerchi da 20”, l’obiettivo non è pianamente centrato perché l’auto risulta abbastanza secca sulle buche più profonde, presentando poi un normale rollio nelle curve veloci, non amando particolarmente le strade di montagna o particolarmente tortuose.

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Nonostante l’assetto sia a controllo elettronico, anche in modalità Sport non si raggiunge quel sostegno laterale che si potrebbe volere in abbinato ad uno sterzo così divertente. Ad ogni modo, è piacevole da guidare e non strapazza i passeggeri posteriori: il basso baricentro le consente di rimanere stabile e maneggevole in tutte le condizioni. Con i 218 CV del suo powertrain elettrico (tutti sulle ruote anteriori) la spinta non manca mai, seppur risulti più dolce e progressiva rispetto ad altre elettriche in commercio. Non si avrà mai quello spunto furioso delle elettriche (comunque 7,4 secondi necessari per lo 0-100 km/h), premiando invece la progressione che, a sorpresa, ci ha aiutato notevolmente nei sorpassi a velocità sostenute. Infine, tramite le palette dietro al volante, si può gestire facilmente la frenata rigenerativa su tre diversi livelli: prendendoci la mano, risulta anche divertente sfruttare al massimo la rigenerazione, risparmiando energia e abbattendo i consumi.

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In conclusione si può dire che appare perfetta per la città e i brevi viaggi. Lo spazio a bordo non manca, così come l’agilità e le dimensioni compatte per sgusciare nel traffico. Il buon comfort e lo spunto dell’elettrico aiutano nella giungla urbana mentre il basso raggio di sterzata (solo 10,4 metri) ci aiuta nelle manovre più complesse (supportati anche delle telecamere perimetrali e dai sensori di parcheggio).

Prezzi e allestimenti

Con la scelta di eliminare la variante con batteria inferiore, i prezzi di accesso sono passati da circa 37 mila euro a 40.950 euro, per la versione Evolution ER con motore da 131 CV e 470 km di autonomia. Si passa poi alle versioni più potenti con il motore da 218 CV, ricarica fast e 450 km di autonomia, a partire da 42.300 euro (Optimum Charge Techno). Il nostro esemplare, Optimum Charge Iconic parte da 45.

300 euro, con motore da 218 CV e ricarica fast a 130 kW.

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