Dieci anni dopo il suo debutto iniziale e a seguito di un primo importante restyling nel 2019, la Volvo XC90 si rinnova ancora una volta per il 2025, dimostrando come un progetto maturo possa continuare a evolversi restando attuale in uno dei segmenti più competitivi del mercato, quello dei grandi SUV premium. Con questo aggiornamento, il marchio svedese compie una scelta netta: addio alle versioni diesel e centralità completamente affidata al benzina mild hybrid e soprattutto al plug-in hybrid, come la protagonista di questa prova, la poderosa T8 AWD in allestimento Core. Seppur alla “base” della gamma, offre già un ampio ventaglio di accessori presenti di serie. Le versioni Plus o Ultra sono per chi, veramente, non vuole rinunciare a nulla.

La XC90 rimane uno dei pochi SUV premium ibridi ricaricabili a sette posti sul mercato, e questa caratteristica da sola basta a renderla unica per famiglie numerose o per chi necessita di grande versatilità senza rinunciare a lusso e prestazioni. A questo si aggiunge un lavoro mirato su comfort, tecnologia e raffinatezza generale, elementi che hanno sempre definito l’identità della XC90.
Design e dimensioni
Le dimensioni restano imponenti, con i suoi quasi cinque metri di lunghezza, ma il restyling 2025 rende la XC90 visivamente più moderna e incisiva. Il nuovo frontale è caratterizzato da una calandra più ampia, con un design a listelli obliqui e incrociati che conferisce maggiore presenza su strada, mentre i fari, assottigliati e più affilati, donano uno sguardo più tecnico e contemporaneo con tecnologia a matrice di led adattiva. L’identità visuale è confermata, con il celebre “martello di Thor” a contraddistinguere il gruppo ottico. Anche la firma luminosa posteriore è stata leggermente rivista, mantenendo però quel family feeling che rende la XC90 immediatamente riconoscibile anche a distanza.
La silhouette resta elegante e possente allo stesso tempo, con superfici pulite, linee tese e un equilibrio squisitamente riuscito tra robustezza e raffinatezza. Non è un SUV appariscente o aggressivo in senso sportivo, ma comunica solidità, prestigio e sobrietà nordica, in pieno stile Volvo. I cerchi da 20 o 21 pollici dell’allestimento Core completano l’immagine premium e importante di questa grande ammiraglia rialzata. Attira gli sguardi, si fa notare ma non sfigura mai.

Interni, spazio e tecnologia
Salendo a bordo si percepisce immediatamente il salto generazionale compiuto con questo aggiornamento. La nuova plancia mantiene l’impostazione verticale tipica Volvo, ma appare ora più moderna, pulita e tecnologica. Il display centrale da 11,2 pollici, sempre in posizione verticale, è più grande, più nitido e più reattivo – sebbene in alcuni frangenti abbiamo riscontrato qualche rallentamento, ma subito superato. Gestisce il sistema infotainment in modo fluido e intuitivo, integrando navigazione, connettività e tutte le funzioni del veicolo. È basato su Android Automotive, come da tradizione del brand, e supporta diverse App native, oltre a giochi e strumenti utili per la gestione della ricarica della batteria dell’ibrido. Per la navigazione, è presente Google Maps, con tutte le funzionalità annesse, mentre per la musica è anche configurabile il proprio account sull'App di Spotify. Bisogna solo superare il primo scoglio, ovvero la quasi totale assenza di tasti fisici per apprezzarne le funzionalità. Di fronte al conducente si staglia poi una generosa strumentazione digitale, che riporta sia la navigazione che le informazioni più importanti durante la marcia. Non mancano Apple CarPlay e Android Auto.
La qualità percepita è elevatissima: materiali morbidi, legni naturali, inserti in alluminio e una cura costruttiva che giustifica la collocazione premium del modello. L’allestimento Core, da noi provato, offre praticamente tutto di serie, ma per chi ricerca ulteriore prestigio si può salire con le versioni Plus o Ultra, praticamente full-optional. Dal “Plus” si può anche avere il pomello del selettore del cambio in cristallo Orrefors e l’impianto Audi Premium Harman Kardon di serie.

Lo spazio è generoso sulle prime due file, dove il comfort è da vera ammiraglia. La seconda fila accoglie comodamente tre passeggeri, anche se il posto centrale è meno ospitale rispetto ai laterali, per via del tunnel leggermente rialzato e la poltrona meno imbottita. La terza fila fa della XC90 - una delle pochissime proposte plug-in hybrid a sette posti – è sufficiente per accogliere anche adulti fino a 1,80 m di altezza. I sedili della seconda fila si muovono indipendentemente, e scorrono avanti o indietro sulle apposite guide, per facilitare l’ingresso nel retro. Qua, son disponibili prese USB, bocchette dell’aria, porta bevande e anche dei comodi porta oggetti. I poggiatesta possono reclinarsi dal posto del conducente, così da non limitare la vista posteriore. Il bagagliaio è poi ovviamente più che ampio, a partire da 262 litri con la terza fila alzata. Infatti, pur con sette passeggeri, rimane sufficiente spazio per borse, borsoni e altri accessori, mentre in configurazione cinque posti lo spazio sale ad oltre 650 litri. A sedili abbattuti, si passa ad un volume massimo di ben 1870 litri. La presenza della batteria del sistema ibrido limita in parte lo spazio totale, come solito per queste motorizzazioni.

Prova su strada e consumi
Alla guida, la Volvo XC90 T8 Ultra dimostra come il comfort di marcia sia ancora uno dei suoi punti di forza assoluti. L’auto è silenziosa, filtrata in modo impeccabile e straordinariamente stabile anche alle alte velocità. Il lavoro svolto dagli ingegneri sugli ammortizzatori a risposta selettiva si avverte chiaramente: le asperità vengono assorbite con maggiore dolcezza, limitando al tempo stesso beccheggi e rollii. Nonostante le masse in gioco (oltre 2.200 kg in ordine di marcia), restituisce sicurezza e precisione di guida in ogni contesto, anche con l’impostazione più leggera del volante. A richiesta, per circa 2.450 euro, si possono aggiungere anche le sospensioni pneumatiche con doppia camera, un must per accrescere ulteriormente comfort e stabilità. Tra le curve, stupisce il controllo del rollio e la solidità dell’assetto, mentre lo sterzo, preciso e progressivo, permette di gestire la massa in sicurezza e con una certa naturalezza. Non è un’auto nata per una guida aggressiva, ma riesce comunque a trasmettere sicurezza e un feeling molto elevato.
Il sistema plug-in hybrid è composto dal 2.0 turbo benzina da 310 CV abbinato a un motore elettrico da 145 CV, per una potenza combinata di ben 455 CV e oltre 700 Nm di coppia massima. Il risultato è sorprendente per un SUV di queste dimensioni: l’accelerazione è pronta (5,4 secondi lo 0-100 km/h) vigorosa, continua, quasi disarmante se si pensa alla massa in gioco. Lo sprint è paragonabile a quello di una berlina sportiva, mentre il cambio automatico a otto rapporti a convertitore di coppia lavora in modo fluido e impercettibile. Totalmente mitigate anche le transizioni tra un’alimentazione e l’altra, come ci si aspetta da una vettura simile.

In modalità elettrica (Pure) la XC90 si muove nel silenzio più totale, perfetta per gli spostamenti urbani e extraurbani, lavorando sulle ruote posteriori in maniera fluida e immediata. Nella guida reale l’autonomia in elettrico si attesta intorno ai 50 km, coerente con la capacità della batteria (18,8 kWh) e con il peso. Quando la batteria si scarica completamente, l’auto si comporta con un normale ibrido full (modalità Hybrid), alternando il funzionamento a benzina e in elettrico a seconda delle condizioni di guida. IN alternativa, si possono anche selezionare le modalità "Charge" per ricaricare lòa batteria sfruttando il 2.0 a benzina, "Power" per richiedere il massimo della potenza al sistema ibrido, oppue AWD ed Offroad per massimizzare l'efficacia del sistema a trazione integrale. I consumi medi registrati si attestano ai 12 km/l in città e sui 10 km al litro nei contesti autostradali, con valori medi di circa 11,5 km al litro. Per quanto concerne la ricarica, il sistema a 400V di bordo accetta fino a 6,4 kW in corrente alternata, richiedendo circa 3 ore da colonnine a bassa potenza oppure – più consono – da rete domestica si ricarica completamente in una notte. Aumentando la frequenza delle ricariche, ovviamente si abbassa il consumo medio di benzina e si sfrutta maggiormente l'efficienza dell'ibrido plug-in.

Prezzi e considerazioni finali
La Volvo XC90 T8 rappresenta il top della gamma del marchio svedese e questo si riflette anche nel prezzo, che parte da una base di 93.400 euro, ma può salire ad oltre 100 mila euro per gli allestimenti al vertice del modello. Una cifra importante, che la posiziona nel pieno del segmento premium, in competizione diretta con i più noti modelli di origine tedesca.
In cambio, la XC90 offre un pacchetto unico: design elegante e senza tempo, qualità costruttiva eccellente, uno dei migliori comfort di marcia della categoria, sette posti reali e prestazioni da prima della classe. Il sistema plug-in hybrid resta una soluzione perfetta per chi può sfruttare la ricarica quotidianamente e desidera muoversi in silenzio a zero emissioni in città, contando poi su una poderosa potenza in tutti gli altri contesti, con viaggi in prima classe.
La nuova XC90 non è un’auto rivoluzionaria, ma è estremamente coerente. Raffinata, potente, comoda e sicura. È l’auto ideale per chi cerca un grande SUV da famiglia di lusso, con un’identità forte, concreta e profondamente Volvo.