Autorità portuale in alto mare: il nuovo vertice solo a febbraio

Il ministro Bianchi incontra Burlando e Vincenzi, ma non si pronuncia sulla «terna» Costa-Margini-Merlo

Autorità portuale in alto mare: il nuovo vertice solo a febbraio

L’identikit, abbastanza preciso, lo traccia volentieri, ma il nome per il vertice di Palazzo San Giorgio non lo fa. Anzi: il ministro dei Trasporti Alessandro Bianchi, per tutta la giornata di ieri a Genova a parlare di porto, di mare e di shipping, preferisce rimandare la scelta definitiva «a gennaio, forse dopo». Il prossimo presidente dell’Autorità portuale, successore di Giovanni Novi, deve corrispondere comunque a canoni precisi: «Noi andiamo secondo criteri di massima aderenza a quello che dice la legge» sottolinea il ministro, fin dal mattino quando va a inaugurare, alla Capitaneria di porto, l’anno dell’Accademia della Marina Mercantile. E aggiunge subito: «Serve un curriculum di alta professionalità e di competenza specifica. Non ho la benché minima intenzione di farmi deviare da considerazioni di altro tipo». Par di capire: considerazioni di natura politico-partitica. Eppure, gli fa osservare qualcuno, il centrosinistra ha fatto il pieno, proponendo una terna di candidati rigorosamente schierati: il veneziano Paolo Costa, presidente della commissione Trasporti del parlamento europeo ed ex rettore dell’università Ca’ Foscari, indicato dal sindaco Marta Vincenzi; Luigi Merlo, assessore regionale ai Trasporti, proposto dal numero uno della Provincia Alessandro Repetto, e l’assessore comunale ai Lavori pubblici Mario Margini, indicato da Paolo Odone, gran timoniere della Camera di Commercio. «Non ho controllato le tessere, ma questo non ha una grandissima importanza se i requisiti corrispondono a quelli di legge. Al momento ho solo letto sui giornali della terna - insiste Bianchi - devo vedere i loro curriculum, datemi qualche giorno, poi vi dirò. La scadenza è il primo febbraio, quindi siamo venuti per tempo apposta. Siamo venuti per meditare». Il ministro ribadisce l’impostazione anche alla sera, dopo i colloqui con il presidente della Regione (che deve dare l’«intesa» sul nome del designato) e con il sindaco, prima di partecipare al Galata Museo del mare alla tavola rotonda dell'Associazione dell donne dello shipping, «Wista»: «Escluderei la nomina prima di Natale, direi per gennaio. Approfitto di questa giornata per avere un po’ di scambi di idee. Conosco due dei tre candidati: Paolo Costa perché è il nostro commissario europeo e poi per frequentazioni accademiche di altri tempi, e conosco l’assessore Merlo».
Sarebbe il primo in pole position, secondo alcune accreditate interpretazioni del politichese. In questo senso, non sarebbe d’ostacolo, agli effetti della necessaria intesa con De Ferrari, il fatto che il nome di Costa sia stato fatto dall’«amica-nemica» storica di Burlando. Neanche a farlo apposta, Marta Vincenzi si compiace del «metodo di qualità adottato dal ministro», mentre Burlando conferma la tempistica dopo la colazione con Bianchi: «La terna è composta da tre candidati di grandissimo spessore, tre personalità forti, certamente capaci di guidare il porto di Genova in un momento delicato - sottolinea il presidente della giunta regionale -. Adesso dobbiamo capire chi sarà la persona più adatta a guidare il porto in un momento molto importante e di grandissime potenzialità. Il caso vuole che io sia forze l’unica persona al mondo ad aver lavorato con tutti e tre - gongola Burlando, facendo professione di par condicio -, nel senso che Merlo è un mio assessore, Costa è stato un mio collega ministro nel primo governo Prodi, e con Margini ho condiviso una vita politica e istituzionale in consiglio comunale e nel partito».

Ma è sul percorso verso la nomina che Burlando si allinea perfettamente con Bianchi: «Riguardo ai tempi necessari per la designazione del successore di Novi - precisa - entro Natale il governo dovrebbe fare alla Regione una proposta di intesa, che dev’essere avanzata dal ministro Bianchi di concerto con il collega Di Pietro. Poi, immagino dopo le vacanze, seguirà il parere della Regione e delle commissioni parlamentari. Penso quindi che l’insediamento del nuovo presidente dell’Autorità portuale possa avvenire ai primi di febbraio».

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