«Autostrade, Bruxelles colpirà ancora Roma»

Palenzona: «Il problema riguarda il ruolo ambiguo dell’Anas, questo strano organismo pluricefalo»

Laura Verlicchi

da Milano

Mentre il Tar si prepara a decidere sullo stop alla fusione Autostrade-Abertis, Fabrizio Palenzona attacca a spada tratta, dando addirittura per imminente una nuova procedura di infrazione contro l’Italia da parte della Ue. «C’è un problema oggettivo che non è stato ancora esaminato ma che secondo me lo sarà presto, che riguarda il ruolo ambiguo dell’Anas, questo strano organismo pluricefalo», ha detto il presidente di Aiscat, nel corso dell’assemblea straordinaria.
Dopo l’iniziativa del commissario al Mercato interno, toccherebbe ora all’Antitrust occuparsi dell’ormai stracitato articolo 12, ossia la riforma delle concessioni autostradali: «Credo che la commissione stia valutando l’incidenza dell’Anas sul mercato della concorrenza, anche per gli aiuti di Stato che riceve», ha aggiunto Palenzona. «Qualcuno nel governo va contro l’Europa», ma «chi vuole la ri-Irizzazione del sistema sta giocando con il fuoco», ha concluso.
Da Bruxelles nessuna conferma ufficiale alle parole di Palenzona: «Attendiamo le decisioni del governo italiano», si sono limitati a dire i portavoce di Mc Creevy e di Neelie Kroes. I tempi però stringono, almeno per quanto riguarda l’Antitrust, che avrebbe già dovuto ricevere le informazioni richieste: il ministro Di Pietro ha ottenuto una proroga, ma non dovrebbe andare oltre questa settimana, mentre per replicare al commissario Mc Creevy il governo ha tempo fino a metà gennaio. Autostrade, però, non intende aspettare tanto a lungo: nell’assemblea del 13 dicembre «i soci, anche gli amici spagnoli di Abertis, diranno se vogliono continuare oppure no», ha dichiarato il presidente Gian Maria Gros-Pietro, aggiungendo che il progetto «rimane così come è: o si fa così o non si fa». Le due società sperano invece che a cambiare sia la norma sulle concessioni: «Sappiamo che il Parlamento sta lavorando per migliorarla e abbiamo fiducia», conclude Gros-Pietro. In effetti, l’ex presidente della Repubblica Francesco Cossiga ha fatto poi sapere che sta preparando con l’Udeur un emendamento all’articolo 12, che accoglie le richieste delle concessionarie, con la benedizione di Clemente Mastella che auspica «qualcosa di risolutivo nei confronti di questo contenzioso che dura da tempo e non può protrarsi all’infinito». Così il ministro della Giustizia, immediatamente smentito dal collega delle Infrastrutture: l’emendamento del governo «non è più modificabile», ha dichiarato Antonio Di Pietro.
Contraddizioni e incertezze che hanno influito sull’andamento del titolo Autostrade (meno 0,51%), insieme al nervosismo per le notizie provenienti dalla Spagna.

Proprio ieri, infatti, Abertis ha comunicato l’acquisto del 32% di Eutelsat da Goldman Sachs e dai fondi Cinven e Nebozzo. Un’operazione che rientra nella strategia del gruppo di rafforzarsi nel comparto delle tlc, hanno spiegato i vertici, senza però rassicurare del tutto gli investitori.

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