da Milano
Il governo italiano guadagna una proroga di 15 giorni per rispondere alle contestazioni della Ue sul caso Autostrade-Abertis e sulla riforma delle concessioni autostradali. Il termine era stato fissato per oggi, ha ricordato Jonathan Todd, portavoce del commissario per la Concorrenza, Neelie Kroes, ma lItalia ha chiesto e ottenuto un rinvio fino al 9 marzo per rispondere allaccusa preliminare di violazione delle norme comunitarie sollevata da Bruxelles per le mancate nozze italo-spagnole. Infatti, Autostrade e Abertis hanno rinunciato a fondersi proprio accusando il governo di aver posto ostacoli normativi con l'introduzione in Finanziaria della riforma delle concessioni. Di conseguenza, lo scorso 31 gennaio la Commissione europea ha sostenuto che in base alle valutazioni preliminari lItalia avrebbe violato il regolamento comunitario sulle fusioni ponendo ostacoli allintegrazione tra i due gruppi.
Anche il commissario europeo al Mercato interno, Charlie McCreevy, ha messo in mora lItalia lo scorso novembre, sempre per la mancata fusione tra Autostrade e Abertis e i presunti ostacoli che lItalia avrebbe posto alloperazione. «Il prossimo stadio della procedura è previsto per metà marzo», ha detto ieri il portavoce di Mc Creevy, Oliver Drewes, aggiungendo: «Non posso dire ancora cosa verrà deciso a quel momento».
Lipotesi di una riapertura del dossier Auto-Abertis si è riaccesa martedì scorso, dopo lincontro tra Romano Prodi e il premier spagnolo Josè Luis Zapatero, che hanno parlato anche della possibile integrazione tra le due società. Il titolo era immediatamente schizzato in Borsa, fino a guadagnare oltre il 3 per cento. Ma il presidente di Autostrade, Gian Maria Gros-Pietro, frena prematuri entusiasmi: «La priorità è definire esattamente il quadro regolatorio in Italia. Che poi ci sia unattenzione positiva della politica verso le collaborazioni europee non è un dato nuovo ma è positivo ricordarlo». E il titolo Autostrade si rimangia parte dei guadagni del giorno prima, chiudendo in calo dello 0,40 per cento.
Sullargomento è intervenuto anche Luciano Benetton: prima di chiudere definitivamente il progetto Autostrade-Abertis «bisogna rifletterci bene - ha detto al quotidiano Il Foglio - Quel progetto è molto importante per lItalia. Come imprenditori privati abbiamo ambizioni di sviluppo.»
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