I carabinieri sono andati a bussare allalba alla sua porta ma lui non ha battuto ciglio e si è fatto ammanettare senza dire una sola parola. Non aveva grandi precedenti finora «Hughito», adesso con lomicidio alle spalle del romeno che aveva infastidito la sua donna, può dire di essere entrato a pieno titolo nel gotha dei criminali.
Il delitto allalba del 22 febbraio in via Toffetti, fuori dalla discoteca Club 71, lex Mosquito già salito agli onori della cronaca per altre risse, altre aggressioni, altri accoltellamenti. La vittima, Mihai Buzduca, romeno incensurato di 25 anni, entra a tarda ora con un amico, gira un po, poi si mette a ballare in pista vicino a una ragazza sudamericana. Purtroppo in compagnia di Hugo «Hughito» Adrian Bolonini Aguirre, nato a Roma ma di origine uruguaiana, 23 anni il 12 marzo, che si lancia sul romeno tempestandolo di pugni. I due vengono divisi dalla sicurezza e il romeno viene fatto uscire. Ma commette lerrore si fermarsi allesterno dove viene raggiunto da «Hughito» che si avvicina a un chiosco, chiede una birra e quando il titolare si gira afferra un coltellaccio. Buzduca capisce il pericolo e scappa, fa 100 metri poi viene raggiunto in via Sulmona e colpito. Tante volte, il medico legale conta 17 ferite quasi tutte alle schiena.
I carabinieri dopo aver sentito decine di testimoni restringono la ricerca e laltra mattina sono andati in via Monte Bianco a San Donato per prelevare il ragazzo, figlio di due uruguaiani, famiglia definita «difficile». Lui ha fatto il duro, non una parola mentre lo ammanettavano.
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