Avevano rubato un Van Gogh Due italiani presi al Cairo

Due italiani, un uomo e una donna, sono stati arrestati all’aeroporto del Cairo mentre tentavano di lasciare l’Egitto con una tela del pittore olandese Vincent Van Gogh, rubata in pieno giorno in un museo della capitale egiziana. Lo ha dichiarato il ministro della Cultura egiziano, Faruk Hosni.
Secondo le informazioni raccolte in loco, i due sarebbero giovani e avrebbero visitato il museo insieme ad un gruppo di turisti russi e spagnoli. Quando ci si è accorti del furto, i poliziotti hanno bloccato i russi e gli spagnoli ma le accurate perquisizioni non hanno prodotto alcun esito. Da ciò, la decisione di ritrovare i due italiani che sono stati raggiunti quando erano già in aeroporto. La perquisizione, nel loro caso, ha avuto esito positivo: il Van Gogh e stato trovato in loro possesso e recuperato. I due italiani, di cui le autorità non hanno per ora reso nota l’identità, sono stati arrestati.
La tela intitolata «I Papaveri» misura 35x30 centimetri, è valutata più di 39 milioni di euro ed era stata staccata con un taglierino dalla sua cornice. Nel museo Mahmud Khalil - che ospita una delle più importanti collezioni d’arte europea del XIX e XX secolo del Medio Oriente - il Van Gogh era esposto accanto a opere di Monet, Renoir e Degas. Era già stato rubato nel 1977 e la polizia egiziana aveva impiegato dieci anni a recuperarlo. Il museo dove è avvenuto il furto è dedicato a Mahmoud Khalil (1876-1953), magnate delle arti e importante personaggio politico tra gli anni '30 e '40.

Khalil lasciò in eredità la sua collezione allo Stato, insieme alla sua residenza splendida in stile parigino di inizio secolo. I quadri sono ora conservati in stanze fresche a temperatura controllata e comprendono opere di Corot, Degas, Ingres, Millet, Monet, Pissarro, Renoir, Sisley e Toulouse-Lautrec.

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