Roma

Avvertimento con spari a Ostia

Un appuntamento nel cuore della notte, auto che si affiancano, due gruppi di malavitosi si fronteggiano. Qualcuno fugge, altri sparano, nel buio, per spaventare. Poi un’auto, una vecchia Volkswagen Golf, data alle fiamme. L’avvertimento è chiaro: «Qui comandiamo noi». Una fiction da quattro soldi? Nient’affatto. Poteva finire per davvero in un lago di sangue l’incontro di mala avvenuto l’altra sera sulla via Litoranea, all’altezza del vecchio Dazio, a Ostia. Se i banditi fuggiti a tutto gas a bordo di una Fiat Uno fossero stati meno convincenti, se i loro avversari avessero risposto al fuoco delle pistole caricate a salve, se qualcuno non avesse chiamato subito il 113.
Indagini serrate e bocche cucite, per il momento, sui retroscena che hanno portato due bande di extracomunitari, probabilmente dell’Est, a uno scontro senza mezzi termini. Una questione di prostitute, o «femminielli» che invadono la notte lo stradone che dalla provinciale 501 porta alla Cristoforo Colombo, via del Lido di Castelporziano. Una storia che fa seguito certamente, secondo gli inquirenti, all’accoltellamento di un uomo la scorsa settimana e che ha portato gli agenti di Ostia all’arresto dei due aggressori. «Stiamo facendo terra bruciata attorno ai gruppi criminali che gestiscono la prostituzione - sottolinea il vicequestore Rosario Vitarelli, dirigente del XIII commissariato -. Evidentemente controlli continui hanno creato forti tensioni tra i delinquenti. E tutto questo produce rivalità. Comunque ci troviamo di fronte a persone di basso spessore criminale. Abbiamo una pista concreta e nelle prossime ore potremo arrivare a individuarli». La notte di martedì l’ultimo capitolo di una lotta intestina per ottenere campo libero nel business della prostituzione: una romena viene malmenata da uomini che si fingono clienti. I balordi sarebbero gli stessi personaggi coinvolti nella scaramuccia della sera precedente. Quasi certamente albanesi o bulgari.

Per ora è caccia aperta.

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