Avvocati in trincea: «Basta rinviare le udienze al 2010»

Milano. Gli avvocati presenti al XXVIII Congresso nazionale forense in corso di svolgimento a Milano hanno contestato il guardasigilli Roberto Castelli che però, alla fine del suo intervento, ha strappato alla platea un lungo applauso. E molte strette di mano. Le prime proteste all’indirizzo del ministro della Giustizia sono partite durante la relazione di Castelli che ha sostenuto: «In Italia la giustizia funziona» e ha poi aggiunto: «Dal 2001 a oggi i processi sono 700mila in meno». È stato a quel punto che gli avvocati presenti si sono alzati in piedi e hanno iniziato la contestazione.
Il ministro, dal canto suo, fin dalle prime battute si è reso disponibile al confronto e ha ascoltato le richieste che venivano dalla sala che ospitava il congresso. «Ci sono pochi magistrati - hanno spiegato gli avvocati - e oltre a questo quelli che ci sono lavorano poco, addirittura scrivendo a mano con calligrafie illeggibili. Le udienze vengono rinviate addirittura al 2010 e i tempi dei processi sono troppo lunghi».


Alla richiesta di diminuire i processi pendenti, Castelli ha replicato: «Nessuno impedisce di ripristinare le sezioni stralcio e non ci sono mai stati tanti magistrati come in questa legislatura. Da qui a gennaio aumenteremo gli organici di ulteriori 304 unità. Per la prima volta inoltre abbiamo costruito un sistema informatizzato per cercare di verificare l’efficienza degli uffici giudiziari».

Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica