da Milano
«Un interesse per Generali? Non cè nulla di vero». Parola di Denis Duverne, direttore finanziario di Axa, il secondo player assicurativo europeo dopo il colosso tedesco Allianz, che ieri ha negato per lennesima volta che la società assicurativa francese sia interessata al Leone alato triestino.
Le speculazioni sul possibile avvicinamento delle due società si rincorrono da mesi, dopo che il presidente di Axa, Henri de Castries, ha dichiarato di volersi «rafforzare in Italia» e di essere alla ricerca di «opportunità interessanti».
Gli assestamenti dellazionariato di Piazzetta Cuccia, che controlla il colosso assicurativo triestino, hanno lasciato adito a molte ipotesi. Oltre ai cosiddetti «immobiliaristi» Danilo Coppola, Luigi Zunino, Giuseppe Statuto e Stefano Ricucci, che avrebbero in mano oltre il 6% di Mediobanca, a far discutere è stato soprattutto il consolidamento della presenza di Axa e Crédit Agricole. A rassicurare il mercato finora sono bastate le dichiarazioni del presidente della compagnia triestina, Antoine Bernheim: «Finché ci sarò io alla testa delle Generali non ci sarà alcun avvicinamento ad Axa». E pensare che negli anni 90 le Generali erano il secondo azionista di Axa, con il 15%.
Allora, come oggi, era Bernheim a tirare le fila.
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