da Milano
Lingresso del finanziere Romain Zaleski nel capitale di Edison al 10% attraverso la conversione dei warrant in suo possesso non mette in discussione la situazione di controllo di Edison. Umberto Quadrino, amministratore delegato della società energetica, partecipata da Transalpina di Energia ed Edf e dal finanziere polacco, ha rassicurato ieri circa eventuali ripercussioni sulla società. «Il controllo non è in discussione», ha detto l'amministratore delegato a margine di una audizione della commissione Attività produttive della Camera in tema di politica energetica. Sulla conversione dei warrant lad ha detto che si trattava di «una operazione prevedibile», dopo che Zaleski non aveva conferito i warrant all'Opa.
Quanto allaudizione parlamentare Quadrino ha insistito sulla necessità di diversificare le fonti di approvvigionamento per garantire la sicurezza del sistema energetico italiano. «Bisogna aprire nuove vie del gas con Paesi che ancora non esportano in Europa come il Qatar o lAzerbaijan», ha detto. Il numero uno di Edison ha spiegato che la società ha già chiuso un contratto con il Qatar. Quando il rigassificatore di Rovigo sarà operativo, ha aggiunto, «disporremo di 6,4 miliardi di metri cubi lanno. Per lAzerbaijan speriamo di chiudere la trattativa entro lanno».
Nellaudizione Quadrino ha sottolineato come lassenza di produzione dal nucleare e il ridotto ricorso al carbone per le centrali elettriche abbiano orientato la scelta verso il gas. «Purtroppo le infrastrutture che portano il gas in Italia non si sono sviluppate con altrettanta rapidità: a fronte di un aumento della domanda che nel 2015 supererà i 100 miliardi di metri cubi, nessuna nuova infrastruttura di importazione entrerà in funzione prima del 2008, quando saranno avviati il rigassificatore Edison di Rovigo e i potenziamenti dei gasdotti Transmed e Tag».
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