Aziende agricole: primato della metropoli in Italia

Tranquillizziamo il Molleggiato, che nel 1966 cantava «Non so perché continuano a costruire le case e non lasciano l’erba. Se vanno avanti così chissà come si farà». Potrà sembrare strano. Eppure ancora oggi, il territorio agricolo intorno a Milano - la città di Celentano e quella che l’artista racconta nella canzone I ragazzi della via Gulck - è il più esteso d’Italia, insieme con Roma, almeno per quel che concerne i grandi centri urbani. Sono infatti un’ottantina le aziende presenti, che coprono una superficie di almeno 3mila ettari, distribuite in modo più o meno omogeneo nel territorio comunale. E tra i proprietari, spicca proprio Palazzo Marino, assieme all’Ospedale Maggiore. Entrambi gli enti affittano a diversi privati (è interessante notare che, secondo una norma presente su territorio lombardo già dal Seicento, gli affittuari pagano una quota fissa per il terreno ma poi trattengono l’intero ricavato del raccolto). E basta farci un giro per scoprire una realtà che sembrava dimenticata.

Si lasciano così alle spalle i condomini, per passare improvvisamente ai campi agricoli, per ritrovarsi poi tra abitazioni e uffici. Vere e proprie oasi di verde, prevalentemente coltivate a marcite (campi di erba permanente, paesaggio tipico lombardo) e cereali, oltre a ortaggi e frutta.

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