Transizione energetica

L'alleanza pubblico-privato spinge il modello Italia sulla transizione energetica

Cdp, Enel e non solo: sulla transizione i big a controllo pubblico fanno asse con le imprese per progetti innovativi

Asse tra pubblico e privato: le imprese italiane spingono sulla transizione energetica

La "gallina dalle uova d'oro" per la transizione energetica italiana è la sinergia pubblico-privato. Non constatabile unicamente da temi come lo sviluppo delle comunità energetiche o altri progetti finanziati dal Pnrr, ma anche per le iniziative che riguardano l'alleanza tra grandi e importanti gruppi del sistema-Paese, attori internazionali, imprese ed enti facenti riferimento alla galassia a partecipazione pubblica.

Avevamo parlato in precedenza del ruolo di Sace, monopolista italiano nelle garanzie del credito all'export al 100% di proprietà del Ministero dell'Economia e delle Finanze, nel fare della garanzia ai gruppi che spingono sulla transizione un volano di sviluppo industriale e opportunità per le imprese nazionale all'estero. Ma non finisce qui.

La transizione energetica, assieme e in sinergia con progetti volti alla digitalizzazione e al sostegno alle filiere strategiche, è al centro di un progetto da 150 milioni di euro con cui Cassa Depositi e Prestiti ad aprile ha iniziato a collaborare con Banca Popolare di Sondrio. La banca pubblica di Via Goito e l'istituto valtellinese, in sinergia, promuoveranno l'innovazione e l'internazionalizzazione delle imprese del Nord della Lombardia sviluppando l'agricoltura di frontiera a basso impatto, la manifattura alimentata da energia pulita e altri settori importanti.

Sempre sul binomio transizione-digitalizzazione si sottolinea un importante accordo strategico siglato da Edison. La più antica società energetica in Europa, con 140 anni di storia alle spalle, nella giornata del 17 aprile ha annunciato il rinnovo della collaborazione con Amazon Web Services fino al 2027 per una gestione ottimizzata di dati e infrastrutture, capace di garantire sicurezza e resilienza alle reti operate o digitalizzate dal gruppo. Inoltre, Edison coopera con gli enti pubblici essendo tra i membri fondatori della Fondazione Venezia Capitale Mondiale della Sostenibilità, sviluppata dal comune della città lagunare per fare del Veneto un polo di competenze e conoscenze per l'energia di domani.

In campo anche A2A, multiutility lombarda partecipata dai comuni di Brescia e Bergamo, che ha lanciato un progetto da 250 milioni di euro per le infrastrutture idriche primarie e per l'ampliamento dei sistemi di teleriscaldamento a Bergamo e Lecco. I fondi avranno il sostegno degli interventi del Pnrr e fungeranno da abilitatore per minori emissioni energetiche in due territori ad altissima densità abitativa e industriale.

Da notare anche l'impegno di Enel, principale partecipata pubblica italiana operante nella transizione. La controllata Enel X, spin-off operante nei settori di frontiera, ha unito digitalizzazione e sviluppo di risparmio energetico nella partnership con Danesi Caffè, storica azienda romana del settore delle torrefazioni. Le due aziende hanno concordato la produzione di un nuovo impianto innovativo capace di produrre energia per 2.162 Kwh/anno, oltre al risparmio energetico, saranno evitati ogni anno 45.078 kg di anidride carbonica.

Capitale pubblico e privato, insomma, remano nella stessa direzione quando si parla di transizione energetica. La battaglia per l'ambiente non è dello Stato o dei privati in esclusiva, così come non lo è quella per lo sviluppo. Efficienza, tecnologie avanzate e miglioramento della qualità della vita sono obiettivi comuni. Ad altissimo ritorno sociale.

Le migliori esperienze di collaborazione testimoniano quanto questa visione inizi a prender piede, passo dopo passo.

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