Si deve anche a La Cascina Costruzioni se questa estate la linea ferroviaria Bari Taranto ha potuto riaprire puntualmente. L’impresa, che fa parte del Consorzio La Cascina, ha infatti realizzato nel perfetto rispetto dei tempi assegnati un’opera di alta tecnologia lungo una linea che ogni anno trasporta 7,2 milioni di passeggeri. I treni hanno potuto riprendere la loro corsa dal primo settembre “a conclusione degli interventi di potenziamento infrastrutturale e tecnologico”, come ha specificato il comunicato stampa di Ferrovie dello Stato, e l’opera realizzata non è stata affatto banale. La Cascina Costruzioni opera su tutto il territorio nazionale, con uno sviluppo verticale che negli ultimi anni l’ha condotta ad avere oltre 200 tra manager e maestranze, fatturato a 60 milioni di euro e portafoglio clienti di 180 milioni. Il segmento assegnato a La Cascina Costruzioni è stato il percorso Bari Parco Nord - Gioia del Colle e ha riguardato un campo che in ambito ferroviario è tecnologicamente avanzato.

“Si chiama ERTMS, è la tecnologia delle comunicazioni che corrono lungo i binari di una rete ferroviaria” spiega Riccardo Erbi, il consigliere delegato di La Cascina Costruzioni, “quest’impegno ha richiesto tre cose: vera tecnologia, manodopera altamente professionalizzata - abbiamo oggi oltre 50 addetti specializzati - e tanta formazione nella sicurezza sul lavoro, perché operare dove transitano i treni non è uno scherzo”. In questo 2025 La Cascina Costruzioni sta ultimando oltre 15 cantieri finanziati dal PNRR per la realizzazione di infrastrutture, e insieme alle consegne edili e civili che sono il routinario core business dell’azienda, le commesse come la Bari-Taranto richiedono tutto l’impegno del comparto “tecnologico ferroviario” dell’impresa, una capacità, questa, che pone l’azienda ai vertici in Italia.

“È un settore di nicchia, entrato a far parte del Consorzio La Cascina sin dal 2017 con una delle numerose integrazioni societarie che hanno caratterizzato i quasi 50 anni della nostra storia di lavoro” riprende Erbi, che con la lungimiranza dell’uomo d’impresa apre una prospettiva: “è facile lamentarsi quando nei trasporti ci sono disservizi, ritardi o chiusure. Ma operando in questo settore ho un punto di vista privilegiato, e so che nascosti dietro un disservizio ci sono quasi sempre lavori in corso che miglioreranno la vita di una comunità”.

Quanto svolto da La Cascina Costruzioni sulla Bari-Taranto diventa allora un esempio fulgido. Tra le polemiche di alcuni la linea era stata interrotta per due mesi proprio nella stagione estiva, e poi… che cosa è successo? “Grazie a quella chiusura abbiamo operato 24 ore su 24, 7 giorni su 7 - nei mesi di luglio e agosto…! - con 3 turni di lavoro, coinvolgendo oltre 30 uomini e due mezzi ferroviari, in perfetta sicurezza, garantendo che venissero installate le dorsali del nuovo sistema per la gestione, il controllo e la protezione del traffico ferroviario”, l’ERTMS, appunto, il complesso meccanismo di trasmissione radio dei dati digitali che consente maggior velocità in piena sicurezza dei convogli, minor tempo di percorrenza e al contempo un incremento del traffico di tratta, cioè un maggior numero di treni in circolazione. Tutto questo per Erbi merita una riflessione.

“La realizzazione ad opera di La Cascina Costruzioni di questa tratta con l’Ermts unisce tecnologicamente ma anche simbolicamente la Bari-Taranto all’Europa garantendo i medesimi standard ferroviari validi in tutto il continente. Ma allo stesso tempo fa tanto per unire il Paese, a partire dalle comunità locali”, sottolinea Erbi. È proprio questo per lui il significato autentico di ogni impegno della sua squadra, che poi gli eventi si incaricano sorprendentemente di ripagare. Racconta infatti Erbi: “Qualche settimana fa abbiamo terminato e inaugurato una nuova stazione ferroviaria in un paese vicino Bari. Ci avevano commissionato la riqualificazione di un’intera stazione ferroviaria e di tutta viabilità circostante, un obiettivo che richiedeva visione, analisi e integrazione di tante competenze.

Tra le cose da fare c’era la realizzazione di un sottopasso che collegasse due parti della città, separate proprio dalla stazione. All’inaugurazione, in pompa magna tra le prime persone ad attraversare il sottopasso, è arrivata un’anziana signora, che uscita dal sottopasso mi è venuta incontro e mi ha abbracciato, dicendo “grazie giovino’, lei non sa quanta strada dovevo fare prima!”. Vede, il completamento di edifici o infrastrutture non è mai fine a sé stesso, ma è un contributo, talvolta inestimabile, alla comunità”.
Lo stesso vale per la Bari -Taranto, conclude Erbi, perché “se per quella signora conta il sottopasso, quanto conta per gli studenti o i lavoratori pendolari risparmiare 15 minuti ad ogni tratta, loro che quotidianamente devono fare 100 km in treno? Ci sono opere, come questa, che cambiano la percezione stessa di un viaggio, e La Cascina Costruzioni lo sa”.