
Diventare una dei leader globali nei grandi dibattiti sul cambiamento climatico, promuovendo soluzioni concrete e sostenibili per il settore dell'agricoltura. Questa la mentalità con cui BF International, società italiana ad alto contenuto tecnologico che fa capo a BF Spa, il più importante gruppo agroindustriale tricolore, ha deciso di partecipare alla Cop30. Ma non lo farà a titolo personale, bensì in qualità di naming partner di AquaPraça, un progetto in collaborazione con il Ciheam Bari e il programma Connect4Climate del Gruppo Banca Mondiale.
Durante la diciannovesima Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia è stata presentata la piazza culturale galleggiante
ideata da AquaPraça che sarà una parte integrante del padiglione italiano durante la Cop30, che si terrà tra il 10 e il 21 novembre a Belém. Al termine dell'atteso evento, l'Italia donerà l'installazione al governo brasiliano, così da renderlo uno spazio comunitario destinato alla promozione dell'impegno sociale sul clima.
Federico Vecchioni (in foto), amministratore delegato di BF International e presidente esecutivo di BF Spa, è convinto che la Cop30 sarà il palcoscenico ideale per presentare al mondo il progetto BFuture Farm con l'obiettivo di creare la più importante riserva agricola alimentare del Mediterraneo, composta da 300mila ettari di terra. Nello specifico, le BFuture Farm sono un paradigma nuovo e rivoluzionario di agricoltura sostenibile, che unisce una piattaforma agricola all'avanguardia e un ecosistema sviluppato con lo scopo di migliorare la qualità della vita dei lavoratori e della comunità intera.
In un mondo dove la desertificazione sta diventando un problema reale per enormi aree nel mondo, basti pensare che, secondo uno studio di Coldiretti, in Italia
il 28% del territorio è a rischio, l'adozione di soluzioni innovative, come BFuture Farm, diventa una necessità. «Il nostro percorso - spiega Vecchioni - oltre a rispondere alla richiesta di miglioramento dell'approvvigionamento alimentare, darà prova della nostra capacità di trasferimento tecnologico in contesti geografici che vivono le conseguenze del cambiamento climatico».
Il cambiamento climatico non vede classi e etnie, colpisce tutti in modo indiscriminato. Per poter guardare con ottimismo al futuro, la salvaguardia del pianeta e dell'equilibrio tra uomo e natura diventano imprescindibili.
Creare un modello di agricoltura capace di produrre cibo senza depredare la terra, potrebbe fare la differenza. È proprio in un simile contesto che BF International si inserisce, portando avanti l'impegno solenne di coltivare cibo e speranza, rispettando le persone e la terra.