
Il lusso torna di nuovo sotto i riflettori ma, questa volta, non per la settimana della moda. Nel mirino dell'Antitrust europea - guidata da Teresa Ribera Rodríguez (in foto) - sono finite Gucci, Chloè e Loewe. Le tre maison, che fanno capo ai tre più importanti gruppi del lusso al mondo, rispettivamente: Kering, Richemont e Lvmh, sono state accusate di aver violato le norme europee in materia di concorrenza. Nello specifico, secondo l'indagine della Commissione europea le tre aziende hanno interferito con le strategie commerciali dei loro rivenditori imponendo restrizioni, come l'obbligo di non discostarsi per nessun motivo dai prezzi di vendita fissati. In alcuni casi hanno anche vietato ai rivenditori di offrire sconti generalizzati. E, come ulteriore aggravante, Gucci ha imposto restrizioni alle vendite online per una specifica linea di prodotti, chiedendo ai propri rivenditori di interrompere le vendite. In pratica, questi divieti imposti hanno privato i rivenditori della loro indipendenza in materia di prezzo e sugli sconti applicabili, riducendo così la concorrenza tra loro e, indirettamente, hanno avuto un impatto sui consumatori. La minore concorrenza causata da tali limiti, infatti, riduce le possibilità nelle scelte di acquisto e porta a mantenere i prezzi elevati, con un doppio danno per i consumatori. Le violazioni, interrotte nel 2023 dopo un'ispezione a sorpresa dell'Antitrust, avrebbero avuto una durata significativa: dal 2015 per Gucci e Loewe e dal 2019 per Chloé.
Le sanzioni complessive superano i 157 milioni di euro, con riduzioni concesse alle aziende per la collaborazione durante l'indagine. Nello specifico, l'azienda fiorentina è stata multata per 119,7 milioni (-50% rispetto all'ammontare della multa iniziale), Chloé per 19,7 milioni (-15%) e Loewe per 18 milioni (-50%).
La decisione della Commissione europea ha l'obiettivo di inviare un forte segnale al settore della moda: questo tipo di comportamento non sarà più tollerato nel Vecchio Continente, perché la concorrenza leale e la tutela dei consumatori valgono per tutti i settori allo stesso modo.