Una bussola per anticipare i tempi

In “Oltre la formazione” Granelli e Spagnuolo superano gli schemi tradizionali per aprirsi a un approccio transdisciplinare in grado di ripensare le crisi

Una bussola per anticipare i tempi
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In un’epoca segnata da trasformazioni rapide e spesso caotiche – digitalizzazione, crisi ambientali, mutamenti geopolitici e rivoluzione dell’intelligenza artificiale – il libro Oltre la formazione, curato da Andrea Granelli e Nicola Spagnuolo, propone una riflessione radicale e coraggiosa sul ruolo della formazione aziendale oggi. Pubblicato da Harvard Business Review Italia e promosso dal Cfmt, il volume non si limita a interrogarsi sull’efficacia dei tradizionali percorsi formativi, ma invita a ripensarli dalle fondamenta.

Un cambio di paradigma necessario

Granelli e Spagnuolo partono da un presupposto tanto semplice quanto dirompente: non possiamo più formarci con lo stesso approccio mentale e operativo che ha contribuito a creare i problemi attuali. Citando Einstein – “non possiamo risolvere i nostri problemi con il pensiero che avevamo quando li abbiamo creati” – gli autori sottolineano l'urgenza di un nuovo modello culturale di apprendimento, capace di rispondere alla “policrisi” del nostro tempo: ambientale, sociale, economica, tecnologica.

Formazione come processo strategico e culturale

Il merito del libro è quello di restituire alla formazione la sua dignità strategica. Non più un mero strumento neutro o una voce facilmente tagliabile nei bilanci aziendali, ma un vero e proprio asse culturale attorno a cui costruire visione, leadership e resilienza. Secondo Spagnuolo, è necessario inserire la formazione all’interno di un contesto più ampio, coerente e lungimirante, capace di valorizzare l’esperienza, accogliere l’errore come leva di apprendimento e investire sul capitale umano in senso autentico.

Un nuovo approccio: tra futuro e memoria

Un aspetto distintivo del libro è l’invito a coltivare uno “sguardo al futuro”, senza però recidere i legami con il passato. Anzi, gli autori mettono in guardia dalla moda della formazione “wow” e ipermoderna, che rischia di sacrificare profondità e sostanza in nome dell’effimero. Il nuovo paradigma suggerito si nutre invece di traducibilità (saperi che si inseriscono nel vissuto personale e professionale), memorizzabilità (contenuti che restano nel tempo) e trans-disciplinarità (connessione tra ambiti diversi e integrazione tra saperi).

Critica ai modelli dominanti

Il testo affronta con lucidità anche la crisi dei modelli manageriali anglosassoni, fondati su taylorismo, iper-finanziarizzazione, crescita illimitata e innovazione distruttiva. Granelli propone di riattivare invece le radici della cultura mediterranea, meno ossessionata dall’efficienza e più attenta alla complessità, alla sostenibilità e al senso.

Non un manuale, ma una bussola

Oltre la formazione non è un manuale operativo né un compendio di tecniche didattiche. È piuttosto una bussola per orientarsi in un paesaggio formativo e culturale che ha perso i propri punti cardinali.

È un’opera rivolta a chi ha responsabilità nella progettazione dei percorsi di apprendimento, ma anche a chi si interroga sul significato più profondo dell’educare in azienda: dirigenti, HR, formatori, imprenditori, e anche studiosi della società contemporanea.

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