
Non mi appassiona il tifo a priori per il made in Italy. Semmai mi sforzo di comprendere ma anche lì è opportuno vigilare con attenzione la premura che deve dimostrare di avere lo Stato per quelle poche aziende ritenute davvero strategiche per il Sistema Italia in modo da non inciampare in storie dolorose per tutti come, per esempio, lo sprofondo di Alitalia. Per il resto la palla della partita fra imprese deve circolare liberamente sul terreno del mercato e delle sue regole.
Partite fra soggetti privati con la mano pubblica a debita distanza. Perché quando il Pubblico mette becco in faccende mercantili in genere non ne viene alcunché di buono. Dico così accogliendo l'annuncio del passaggio della rete italiana di punti vendita Carrefour al gruppo New Princes guidato dall'imprenditore Angelo Mastrolia. L'operazione è sicuramente di rilievo in quanto riguarda un settore fondamentale come quello della grande distribuzione alimentare. E sta facendo rumore perché è protagonista una realtà nostrana. Tra le righe si avverte un certo compiacimento per il fatto che l'acquisizione della massiccia rete distributiva è avvenuta da cugini transalpini che si sono rivelati piuttosto deficitari nell'allestire una rete performante. E così, in un colpo solo, New Princes balza al secondo posto nel settore per fatturato e al primo per quanto riguarda i termini occupazionali. È scattato l'applauso governativo con l'enfasi posta proprio sul tema del made in Italy. Tuttavia, ai consumatori finali quello della proprietà italiana è un aspetto che interessa poco o nulla. Ciò che preme loro è altro: la qualità dei prodotti e dei servizi. Perché, come mi diceva Michele Ferrero, uno che in fatto di aziende di successo se ne intendeva eccome, l'unico che mi può licenziare è il cliente. Dunque, made in Italy o non made in Italy, è il mercato che ha le sue leggi.
E investire sulla qualità fidelizza il rapporto con i consumatori e quindi esalta la reputazione del marchio. Argomento cruciale soprattutto quando la partita si svolge sul terreno delicatissimo del food.www.pompeolocatelli.it