L'impresa eccezionale

Dai pescatori al design: i gozzi napoletani che hanno rivisitato la tradizione

Il tipico gozzo, un tempo barca per pescatori, oggi si è evoluto e piace a una clientela sempre più trasversale. Cantiere Mimì realizza modelli che uniscono tradizione, tecnologia e modernità

Cantiere Mimì. Domenico e Massimo Senese con il padre Salvatore
Cantiere Mimì. Domenico e Massimo Senese con il padre Salvatore

Le linee eleganti e robuste rimandano a una tradizione marinara che ancora oggi fa scuola. Quella dei gozzi è una storia che attraversa il mondo della nautica italiana e si intreccia oggi con quello del design. Ne sono passate di onde da quando queste imbarcazioni erano utilizzate quasi unicamente dai pescatori; oggi la loro versatilità le ha rese invece apprezzate da un pubblico trasversale. Tra gli interpreti di questo connubio fra passato e modernità c'è un'azienda tutta italiana che da più di quarant'anni dedica la propria esperienza alla progettazione e alla realizzazione di gozzi. Cantiere Mimì porta avanti questa competenza dal 1975, quando Salvatore Senese avviò a Napoli la costruzione dei primi modelli, ispirato dal padre Domenico. Mimì, appunto.

La storia del cantiere

Oggi Salvatore è ancora presente in azienda, a tramandare il suo autentico amore per il mare. Intanto il timone del cantiere partenopeo è passato nelle mani di Domenico Senese, figlio del fondatore e nipote di Mimì, primo testimone di una passione diventata oggi una vera e propria attività d'impresa. "Lavoro in azienda dal 1990, ma amo la nautica da sempre, sin da quando, da bambino, all’uscita da scuola, mi precipitavo in cantiere, la mia seconda casa", racconta Domenico a ilGiornale.it, spiegando le varie fasi che hanno portato il cantiere a una progressiva espansione. "All'inizio del 2021 è stata inaugurata la nuova sede, con l'apertura di un capannone di mille metri quadrati, dedicato all'esposizione dei modelli, e di una palazzina di uffici. È stata una naturale evoluzione del percorso iniziato nel 1975 su uno spazio di soli 500 metri quadrati, perché da allora abbiamo continuato a ingrandirci fino ad arrivare a una struttura di circa settemila metri quadri".

Modernità e tradizione

A distinguere le imbarcazioni di Cantiere Mimì è proprio quel mix fra elementi tradizionali e innovazione. "La specificità della nostra produzione, e al tempo stesso il principale motivo del successo, è l'unione tra tradizione,con l’omaggio a uno stile d’imbarcazione che ha fatto la storia della nautica, e modernità, con spazi ampi, velocità elevate, design contemporaneo", continua Domenico Senese, illustrando la filosofia che guida la progettazione dei gozzi contemporanei realizzati dal caniere napoletano. "Fino a poco tempo fa si pensava che le imbarcazioni tradizionali come i gozzi fossero destinate principalmente agli armatori di una certa età, a partire dai 50 anni, mentre gli armatori più giovani, o comunque più moderni, preferissero imbarcazioni sportive e dalle velocità elevate". Per questo - spiega il manager - il cantiere ha creato una linea di gozzi plananti, e non più dislocanti, con prestazioni importanti, amate anche da chi va alla ricerca dell’adrenalina e vuole avere la possibilità di raggiungere velocemente una certa meta.

gozzi Mimì

Prestazioni, sicurezza e design

Oggi Cantiere Mimì realizza imbarcazioni dai 5 ai 13,5 metri, con passaggi basati sull'attenzione ai dettagli e su continue verifiche che garantiscono prestazioni e sicurezza in navigazione. "Le nostre imbarcazioni vengono disegnate e progettate in 3D e realizzate mediante frese a CN a sette assi, con un design funzionale alle esigenze dei diportisti più esperti", illustra Senese. Tutti gli scafi vengono inoltre lavorati con il processo di infusione sottovuoto, una tecnica avanzata che ha permesso di ottenere importanti risultati dal punto di vista della sicurezza degli operatori e delle emissioni nell’ambiente. Da alcuni anni Cantiere Mimì collabora inoltre con lo Studio Rivellini Yacht Design di Valerio Rivellini, ingegnere navale specializzato in yacht design, engineering, refitting e materiali compositi la cui produzione è caratterizzata proprio dall'unione tra forma e funzione e dall'equilibrio tra modernità e tradizione.

gozzo Mimì interni

Con queste caratteristiche, il cantiere ha trovato un posizionamento definito sul mercato. "I clienti sono principalmente persone che amano il design moderno e al tempo stesso sono attratti dalla tradizione, hanno un'età media intorno ai quarant'anni e ricercano la qualità del Made in Italy per trascorrere crociere di uno o più giorni nella più totale comodità", spiega Senese, individuando due tipologie "opposte" di clienti tipo: gli amanti della barca open o walkaround, quella che oggi va per la maggiore, e gli estimatori dei modelli con cabine comode e spazi protetti anche in pozzetto che consentono di navigare per più mesi l'anno.

Il giro d'affari

Il trend positivo registrato dall'attività dal 2020 al 2022 ha portato a un aumento del fatturato del 30% all'anno. A oggi - fanno sapere dal cantiere - l'azienda è arrivata a un giro d’affari di circa 6 milioni, "ma le richieste continuano ad aumentare". E così l'attenzione dei progettisti si sta spostando soprattutto sui modelli più grandi. "Sono arrivate molte richieste anche da parte di clienti stranieri, per cui stiamo studiando una strategia di espansione verso nuovi mercati", chiosa Senese, anticipando a ilGiornale.it che è corsa la progettazione di versioni diverse dei modelli più apprezzati (Walkaround e Cabin), per accontentare un maggior numero di armatori e cercare di dare ai clienti la possibilità di scegliere il proprio modello ideale.

Per il futuro, l'obiettivo è quello di ampliare sia la produzione sia la vendita, per espandere ulteriormente la presenza del marchio con una rete capillare, nel Mediterraneo e non solo.

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