Caso Almasri: richiesta autorizzazione contro Nordio, Piantedosi e Mantovano. Archiviazione per Meloni

Il capo del governo ha informato personalmente sul caso: "Dopo oltre sei mesi dal suo avvio, rispetto ai tre mesi previsti dalla legge, e dopo ingiustificabili fughe di notizie"

Caso Almasri: richiesta autorizzazione contro Nordio, Piantedosi e Mantovano. Archiviazione per Meloni
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Giorgia Meloni tramite i social ha aggiornato gli italiani sul caso Almasri, rivelando che "i giudici hanno archiviato la mia sola posizione, mentre dal decreto desumo che verrà chiesta l'autorizzazione a procedere nei confronti dei ministri Piantedosi e Nordio e del sottosegretario Mantovano". Il Presidente della Giunta delle autorizzazioni della Camera Devis Dori rende noto che, al momento, non è pervenuta nessuna carta del dossier Almasri dal Tribunale dei Ministri

Il presidente del Consiglio ci ha poi tenuto a sottolineare che "differenza di qualche mio predecessore, che ha preso le distanze da un suo ministro in situazioni similari, rivendico che questo governo agisce in modo coeso sotto la mia guida: ogni scelta, soprattutto così importante, è concordata. È quindi assurdo chiedere che vadano a giudizio Piantedosi, Nordio e Mantovano, e non anche io, prima di loro".

Nel merito, ha aggiunto il premier, "ribadisco la correttezza dell'operato dell'intero Esecutivo, che ha avuto come sola bussola la tutela della sicurezza degli italiani. L'ho detto pubblicamente subito dopo aver avuto notizia dell'iscrizione nel registro degli indagati, e lo ribadirò in Parlamento, sedendomi accanto a Piantedosi, Nordio e Mantovano al momento del voto sull'autorizzazione a procedere". Nel decreto, prosegue Meloni nella sua nota, "si sostiene che io 'non sia stata preventivamente informata e (non) abbia condiviso la decisione assunta': e in tal modo non avrei rafforzato 'il programma criminoso'. Si sostiene pertanto che due autorevoli Ministri e il sottosegretario da me delegato all'intelligence abbiano agito su una vicenda così seria senza aver condiviso con me le decisioni assunte. È una tesi palesemente assurda".

Il leader della Lega, nonché vicepremier, Matteo Salvini, dai social ha espresso il pieno sostegno al presidente del Consiglio: "Alla faccia del 'non ricordo' degli smemorati Conte e Toninelli sugli sbarchi dei clandestini.

Avanti insieme e a testa alta, non ci fermeranno". Fonti del Viminale interpellate da LaPresse specificano solo che al momento ancora non è stato notificato alcun provvedimento dal Tribunale dei ministri nei confronti di Matteo Piantedosi.

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