Enel conquista nuovamente il primo posto, a pari merito con Philips e Repsol, nel Tax Transparency Benchmark 2025 pubblicato da VBDO, la principale associazione europea di investitori istituzionali attenti alla sostenibilità. Il risultato colloca il Gruppo guidato da Flavio Cattaneo al vertice di una selezione composta da 116 grandi società quotate europee, di cui solo nove sono italiane.
L’azienda conferma così il primato raggiunto nel 2024, risultando l’unica realtà italiana al vertice del benchmark: un segnale di continuità e solidità nel percorso di trasparenza fiscale che Enel porta avanti da anni.
Il Benchmark sulla Trasparenza Fiscale, attivo da undici anni, evidenzia una crescita costante nel tempo delle pratiche di disclosure fiscale. A livello di punteggio medio dei Paesi partecipanti, i Paesi Bassi guidano con il 54%, seguiti dall’Italia (51%) e dalla Spagna (48%).
In questo contesto, Enel continua a distinguersi positivamente con un 98% di aderenza ai criteri di analisi. In particolare, il primato del Gruppo guidato da Flavio Cattaneo nel ranking viene attribuito all’ottimo lavoro di divulgazione del proprio approccio alla fiscalità d’impresa, con una rendicontazione trasparente del rapporto tra attività e imposte pagate, inclusa quella sull’utilizzo degli incentivi fiscali.
La leadership di Enel emerge anche nel confronto con le principali utilities europee: RWE si posiziona infatti solo al 47° posto, Engie al 52°, EDF al 73°. La prima società italiana dopo Enel è ENI, che compare in classifica in 13ª posizione.
Il Benchmark sulla Trasparenza Fiscale fa riferimento al Tax Transparency Report 2024 di Enel, dal quale emerge una contribuzione fiscale totale del Gruppo pari a 15,2 miliardi di euro, di cui oltre 7 miliardi in Italia: un dato che conferma il ruolo di Enel come attore di primo piano nell’economia dei Paesi in cui opera.
Il riconoscimento sulla trasparenza fiscale arriva a poche settimane da un altro risultato di livello mondiale, anche se in ambito diverso. Climate Action 100+, la più grande iniziativa globale che riunisce oltre 600 investitori istituzionali, ha infatti collocato Enel al primo posto su 164 aziende monitorate per qualità e trasparenza delle informazioni sul cambiamento climatico, attraverso il proprio Net Zero Company Benchmark.
La valutazione tiene conto, in questo caso, di tre pilastri fondamentali per la transizione energetica: riduzione delle emissioni, governance climatica e credibilità dei piani industriali orientati al Net Zero.Ancora una volta, Enel dimostra come la trasparenza – fiscale, ambientale e industriale – sia un elemento fondante della propria strategia e uno dei principali traini del suo posizionamento internazionale.