
L’intesa preliminare tra Italia e Grecia per la cessione attraverso Fincantieri di due unità navali della Marina Militare italiana, ha ricevuto un’accoglienza positiva da parte della comunità finanziaria. Diversi analisti — tra cui Mediobanca, Akros ed Equita — sottolineano non solo l’opportunità commerciale legata a un potenziale ordine superiore a 1,5 miliardi di euro, ma anche il valore strategico dell’operazione in ottica di continuità industriale, espansione del portafoglio ordini e posizionamento geopolitico del Gruppo. Secondo le valutazioni degli analisti, l’operazione potrebbe generare un circolo virtuoso: da un lato favorirebbe il rafforzamento della cooperazione bilaterale tra Italia e Grecia nel settore della difesa, dall’altro sbloccherebbe la possibilità, per la Marina italiana, ordinare nuove unità navali da costruire nuovamente da Fincantieri.
Questo meccanismo contribuirebbe a consolidare ulteriormente la pipeline commerciale del Gruppo, già fortemente orientata alla crescita nei settori della difesa navale e della sicurezza marittima. Il titolo in Borsa continua a mostrare solidità, segnando un +5% nella seduta di ieri e una capitalizzazione a oltre 7 miliardi di euro e portando la performance degli ultimi dodici mesi a oltre il +380%. Un dato che riflette non solo l’effetto annuncio, ma una crescente fiducia del mercato nella traiettoria industriale del Gruppo.