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Fs-Tav sfida Eurostar sotto la Manica

Investimento da 1 miliardo per l’acquisto di 19 treni destinati alla Parigi-Londra

Fs-Tav sfida Eurostar sotto la Manica
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Per trent’anni è stato un feudo quasi inattaccabile. Ora il corridoio ferroviario sotto la Manica si prepara ad aprirsi alla concorrenza consentendo all’Italia di piantare una bandierina. L’obiettivo di Ferrovie dello Stato è portare i Frecciarossa sulla tratta Parigi-Londra, sfidando Eurostar, il gruppo che da sempre domina il collegamento più redditizio e simbolico dell’alta velocità europea. A oltre 120 anni dalla nascita, Fs accelera così la sua trasformazione da operatore nazionale a player continentale. Il gruppo guidato da Stefano Antonio Donnarumma ha scelto di non muoversi in solitaria: al suo fianco ci sarà Certares, fondo di investimento Usa attivo nel settore dei viaggi, chiamato a rafforzare finanziariamente la conquista di una rotta che vale milioni di passeggeri l’anno.

Il legame tra Certares e l’Italia non è nuovo. Nell’estate del 2022, sotto il governo Draghi, il fondo trattò in esclusiva con il ministero dell’Economia per l’ingresso in Ita Airways, operazione poi sfumata a favore di Lufthansa. Ma Certares resta ben radicata in Europa, in particolare in Francia e UK, attraverso investimenti in gruppi come American Express Global Business Travel e Marietton Développement. Una presenza che ora diventa funzionale alla sfida ferroviaria più ambiziosa del continente.

Nel dettaglio, l’accordo annunciato ieri prevede la creazione di una joint venture e il rafforzamento dell’alta velocità sulle tratte internazionali, partendo dalle attività di Fs France. L’ingresso sulla Parigi-Londra è previsto entro il 2029. Secondo stime non ufficiali, Certares dovrebbe investire circa 200 milioni, mentre l’impegno complessivo arriverebbe a 1 miliardo, destinato anche all’acquisto di 19 nuovi treni. La posta in gioco è decisamente importante. Oggi il collegamento tra Gare du Nord e St Pancras è di fatto un quasi monopolio di Eurostar, che beneficia di economie di scala, notorietà del marchio e di una posizione storicamente dominante. L’arrivo di Fs punta a scardinare questo equilibrio, replicando quanto già avvenuto in Francia, dove Trenitalia è riuscita a ritagliarsi uno spazio significativo in un mercato per tradizione presidiato dall’operatore nazionale. Con sede a Parigi, Trenitalia France ha già trasportato oltre 4,7 milioni di passeggeri sulle linee ad alta velocità Parigi-Lione e Parigi-Marsiglia, oltre al collegamento Parigi-Milano.

Numeri che rafforzano la credibilità industriale dell’operazione e che spiegano perché Fs punti ora a estendere la propria rete al Parigi-Londra.

La joint venture prenderà forma in territorio francese.

Una scelta strategica: la spinta del governo laburista di Keir Starmer verso una profonda riorganizzazione del sistema ferroviario britannico, con il progetto Great British Railways, rischiava di introdurre complessità regolatorie e incertezze operative.

Partire dalla Francia consente invece maggiore stabilità nella fase di lancio, lasciando a Londra il ruolo di mercato di destinazione.
Secondo Fs e Certares, la concorrenza sul corridoio Parigi-Londra potrà accelerare l’adozione del treno come alternativa all’aereo sulle medie distanze, puntando su prezzi più competitivi, frequenze più elevate e benefici ambientali.

Un cambio di paradigma che, se riuscito, metterebbe sotto pressione non solo Eurostar, ma anche il traffico aereo tra le due capitali.

L’operazione è coerente con il Piano Strategico 2025-2029 del Gruppo Fs, che prevede un’accelerazione della crescita internazionale attraverso alleanze con partner finanziari di primo piano.

Un percorso che passa da Fs International, la divisione che gestisce le attività passeggeri fuori dall’Italia e che oggi genera circa 3 miliardi di ricavi. L’obiettivo è trasformare la sfida a Eurostar in una vetrina del futuro del trasporto ferroviario europeo, dove la concorrenza diventa leva industriale e strategica.

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