
“L’intelligenza artificiale rappresenta una straordinaria opportunità per le piccole e medie imprese. Non parliamo di futuro, ma di presente: strumenti come gli agenti AI stanno già rivoluzionando il modo in cui le aziende possono gestire attività complesse e ripetitive, permettendo di risparmiare tempo, risorse e migliorare l’efficienza operativa. Noi di Cloud Finance li utilizziamo da tempo nella gestione della tesoreria aziendale, attraverso sistemi di analisi predittiva che ci aiutano ad anticipare situazioni di rischio prima che si manifestino.
Siamo entrati in una nuova era dell’intelligenza artificiale, in cui i software non si limitano più a dare risposte, ma agiscono: ricevono un compito, lo elaborano, trovano da soli il modo migliore per eseguirlo. È una trasformazione profonda, con un impatto potenzialmente epocale per le PMI, che spesso non hanno accesso ai grandi capitali ma possono colmare il gap di risorse grazie alla tecnologia.
Tuttavia, non basta adottare la tecnologia: serve un cambio di mentalità. L’IA non è un interruttore da accendere, richiede preparazione, consapevolezza e soprattutto una rivoluzione culturale. Nelle aziende si sente ancora troppo spesso dire: ‘Abbiamo sempre fatto così’. È proprio questo il freno più grande all’innovazione.
In Europa, e in particolare in Italia, siamo ancora molto indietro rispetto a Paesi come Cina e Stati Uniti, non solo in termini di investimenti, ma anche nella capacità di visione. L’intelligenza artificiale può davvero rappresentare un punto di svolta, ma solo se le imprese sapranno affrontare con coraggio e apertura questo cambiamento.
Altrimenti, resterà solo un’occasione mancata”. È quanto dichiarato da Umberto Tranfaglia, co-founder di Cloud Finance, in occasione della prima e unica conferenza del “Festival dell'Imprenditore”, dedicata alle aziende e PMI innovative, che si è svolta a Roma.