Mfe al 40% di Prosieben. Altri 14 giorni per l’Opa

Strada spianata per il Biscione. Cechi solo al 18,3

Mfe al 40% di Prosieben. Altri 14 giorni per l’Opa
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MediaForEurope (Mfe), la holding che controlla Mediaset, supera il 40% del capitale di Prosiebensat1, leader privato della televisione in Germania. È questo il risultato, calcolato ieri mattina, delle adesioni all'offerta totalitaria lanciata su Prosieben nel marzo scorso dal gruppo guidato dal Ceo Pier Silvio Berlusconi, a cui è seguito il rilancio sul prezzo del 28 luglio: per ogni azione di Prosieben Mfe offre 4,47 euro oltre a 1,3 titoli MfeA, per un controvalore che ieri valeva 7,98 euro. E per l'appunto ieri, 13 agosto, era l'ultimo giorno utile per aderire all'offerta italiana e a quella non totalitaria lanciata in maggio dal gruppo ceco Ppf, che offriva 7 euro in contanti ma limitatamente al raggiungimento del 30% di Prosieben. Il risultato, che si conoscerà definitivamente il prossimo 18 agosto, vede al momento Mfe al 40,38% e Ppf al 18,39%. Ma con un bella differenza: mentre per Ppf l'Opa si ferma qui, per Mfe (che ha rilanciato per ultima) ci saranno altre due settimane di mercato per la riapertura dell'offerta, presumibilmente dal 19 agosto fino all'1 settembre.

Per Mfe la strada sembra quindi in discesa da tutti i punti di vista. Tecnicamente l'offerta di Ppf ha ricevuto ben poco interesse: considerato che partivano dal 15%, i cechi hanno raccolto solo l'adesione del socio General Atlantic (2,5%), entrato recentemente nell'ambito di un'operazione finanziaria di gruppo e interessato a monetizzare, e ben poco altro. Mentre Cologno, che partiva dal 29,9%, già con le attuali adesioni si avvicina all'obiettivo strategico che interessa a Berlusconi: quello di esercitare su Prosieben un'influenza sufficiente a integrare il gruppo tedesco all'interno del sistema multimediale paneuropeo di Mfe, che già opera in Italia e in Spagna. Per avere la certezza serve quel 50% con il quale si controlla l'assemblea e si nomina il management. Una quota che è ora a portata di mano, sia con le due settimane di offerta che mancano ancora, sia eventualmente con successivi acquisti sul mercato. La disponibilità finanziaria è garantita dai 3,4 miliardi messi a disposizione dalle banche. Ma non è detto che il 50% sia un obiettivo necessario. Dipenderà da un'eventuale alleanza con Ppf e dalla strategia da adottare nei confronti del debito lordo di Prosieben, che ammonta a 2,1 miliardi e che potrebbe non essere consolidato.

Politicamente, infine, l'operazione italiana in Baviera ha già raccolto, oltre a quello societario, anche l'assenso delle autorità locali, interessate a conservare per Monaco un ruolo di capitale europea dei media. Soprattutto dopo la cessione di Sky Deutschland alla Rtl della multinazionale Bertelsmann.

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