Staff house nel turismo, al via la richiesta dei contributi: disponibili 66 milioni in tre anni

Una misura pensata per dare respiro alle aziende e migliorare le condizioni dei lavoratori nel cuore della filiera

Staff house nel turismo, al via la richiesta dei contributi: disponibili 66 milioni in tre anni
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Si apre domani, venerdì 21 novembre, la piattaforma per richiedere i contributi destinati a coprire i costi di locazione degli alloggi per i lavoratori del comparto turistico-ricettivo, le cosiddette staff house. La misura, prevista dall’articolo 14 del decreto-legge 30 giugno 2025, n. 95, mette in campo un totale di 66 milioni di euro, ripartiti in 22 milioni per ciascuno degli anni 2025, 2026 e 2027.

La domanda

Le imprese potranno inoltrare domanda tramite la piattaforma telematica di Invitalia dalle ore 12.00 del 21 novembre fino alle ore 17.00 del 19 dicembre, mentre il pre-caricamento è accessibile dallo scorso 17 novembre. Una finestra temporale ampia pensata per agevolare le aziende nella preparazione della documentazione necessaria e per evitare congestioni nelle fasi finali dell’iter, facilitando così una partecipazione ordinata alla procedura.

L'intervento

Il ministro del Turismo Daniela Santanchè definisce l’intervento “fortemente voluto dal governo Meloni”, evidenziandone il valore strategico per un comparto che, secondo il suo commento, continua a rappresentare uno dei motori dell’economia nazionale. Santanchè lo descrive come un vero e proprio “piano casa” per i lavoratori del turismo, “mai visto prima”, sottolineando come l’obiettivo sia quello di sostenere sia le imprese sia chi opera quotidianamente nel settore, contribuendo a migliorare la competitività complessiva dell’offerta italiana.

L'importanza dei contributi mirati

In un comparto caratterizzato da forte stagionalità, mobilità del personale e necessità operative concentrate in periodi specifici dell’anno, il tema dell’alloggio dei lavoratori rappresenta da tempo un nodo rilevante. La messa a disposizione di contributi mirati viene quindi interpretata come un passo destinato ad alleggerire una delle voci di costo più complesse da gestire per molte realtà, in particolare quelle situate nelle destinazioni più ambite e, allo stesso tempo, più sotto pressione dal punto di vista abitativo.

La misura, distribuita su tre anni, punta così a offrire continuità e programmazione alle imprese, che potranno contare su un sostegno pluriennale per rispondere a un’esigenza che incide direttamente sulla qualità del lavoro, sulla capacità di attrarre personale e, di riflesso, sulla qualità dell’offerta turistica complessiva.

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