Stretta finale Fibercop-Open Fiber

E Tim aumenta ricavi e margini. Il rosso cala a 124 milioni

Stretta finale Fibercop-Open Fiber
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Sempre più vicino l'accordo tra Fibercop e Open Fiber sui lotti di Italia a 1 Giga finanziati dal Pnrr. Come anticipato dal Giornale, l'ex società della rete di Tim si è detta disponibile a subentrare «nei lotti affidati ad Open Fiber nei quali si registrano i maggiori ritardi operativi». Ieri, presso il Dipartimento per la trasformazione Digitale, guidato dal sottosegretario Alessio Butti, si è tenuta una riunione con le due società ed esponenti del governo auspicando l'avvio di un tavolo per trovare un'intesa.

Intanto, ieri sono stati pubblicati i conti trimestrali di Tim, che ha ceduto la rete fissa conferendola a Fibercop (controllata dal fondo Usa Kkr e con azionisti come il ministero dell'Economia e F2i). Il consiglio d'amministrazione ha esaminato i conti che vedono i ricavi totali di gruppo in aumento a 3,3 miliardi (+2,7%), margine operativo lordo al netto dei contratti di locazione a 800 milioni (+5,4%) e il debito netto in aumento di 200 milioni a 7,5 miliardi per «ingenti investimenti nell'ultimo trimestre» del 2024. Cala la perdita a 124 milioni, dai 400 di un anno fa.

Nel dettaglio, Tim Consumer (la divisione dei telefoni) ha registrato ricavi in lieve

crescita a 1,5 miliardi, mentre Enterprise (servizi alle imprese) ha fruttato 800 milioni (+4,5%), con il Cloud diventato il principale filone di business. Buoni risultati anche per Tim Brasil, con ricavi per 1 miliardo (+4,9%).

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