
Ha preso il via da Fiumetorto, in provincia di Palermo, la posa del primo tratto del ramo ovest del Tyrrhenian Link, l'infrastruttura strategica che collegherà Sicilia e Sardegna. Il progetto, realizzato da Terna in collaborazione con Nexans, segna un primato mondiale: il cavo ad alta tensione in corrente continua sarà posato fino a 2.150 metri di profondità, la maggiore mai raggiunta da un'opera di trasmissione elettrica.
Il Tyrrhenian Link, che comprende anche la tratta est fra Sicilia e Campania già avviata con la posa del primo cavo a maggio, prevede un investimento complessivo di circa 3,7 miliardi di euro. «L'avvio della posa del ramo ovest tra Sicilia e Sardegna rappresenta un passo decisivo per il Tyrrhenian Link, perché segna un traguardo di rilevanza storica: per la prima volta, un cavo sottomarino in corrente continua ad alta tensione verrà installato fino a 2.150 metri di profondità, la più elevata mai raggiunta con un cavo di potenza. Quest'opera conferma la capacità di Terna di adottare soluzioni progettuali e operative in grado di affrontare e superare sfide tecniche e ingegneristiche senza precedenti», ha dichiarato Giuseppina Di Foggia (in foto), ad e dg di Terna.
L'ad ha poi sottolineato che la società procede «in linea con il piano industriale nella realizzazione del Tyrrhenian Link, infrastruttura chiave per il sistema elettrico nazionale che beneficia di un finanziamento di 500 milioni di euro nell'ambito di RePowerEu». Nello scorso maggio è stato portato a termine il primo dei due cavi tra Sicilia e Campania, mentre è stata pianificata la conclusione della posa del primo cavo del ramo ovest all'inizio del prossimo anno. «È compito di Terna fornire al Paese le infrastrutture necessarie al raggiungimento degli obiettivi della transizione energetica», ha concluso Di Foggia.
L'opera, composta da due linee sottomarine da 500 kilovolt per un totale di 970 kilometri e una capacità di trasporto di 1.000 Megawatt per ciascun ramo, rafforzerà la sicurezza della rete italiana ed europea, aumentando la capacità di scambio tra Sicilia, Sardegna e Campania e migliorando flessibilità e adeguatezza del sistema.