Indagine Ue contro Google, Mountain View si difende: "Milioni di utenti a rischio"

La Commissione Europea ha riscontrato potenziali violazioni di Google che avrebbe declassato alcuni contenuti degli editori nel motore di ricerca: cosa rischia e le multe previste in questi casi

Indagine Ue contro Google, Mountain View si difende: "Milioni di utenti a rischio"
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La Commissione Ue ha aperto un procedimento contro Google per una potenziale violazione del Digital Markets Act (Dma), un regolamento dell'Unione Europea che ha lo scopo di rendere i mercati digitali più equi e competitivi. Nel dettaglio, la multinazionale tecnologica americana specializzata in tecnologia informatica avrebbe declassato i contenuti degli editori di media nei risultati di ricerca.

Di cosa si tratta

Il procedimento aperto dovrà quindi valutare se Google applica condizioni eque, ragionevoli e non discriminatorie do accesso ai siti web degli editori su ricerca Google come previsto in maniera obbligatoria dal Dma. Nel mirino di Bruxelles c'è la "politica sull'abuso della reputazione dei siti" di Mountain View per contrastare le pratiche che, secondo l'accusa, manipolerebbero il posizionamento nei risultati di ricerca. La Commissione ha evidenziato che Google, secondo questa policy, starebbe declassando i siti web e i contenuti dei media e di altri editori nei risultati di ricerca quando tali siti web includono contenuti di partner commerciali.

Quali sono i rischi

Qualora fosse davvero provato che Google si è resa protagonista di un comportamento non conforme, sarà informata Alphabet delle conclusioni preliminari e spiegherà le misure che intende adottare o che Alphabet dovrebbe adottare per rispondere alle criticità rilevate. Le indagini dovrebbero finire entro un anno. Google rischia delle multe molto salate che arrivano fino al 10% del fatturato mondiale e al 20% in caso di recidiva.

La risposta di Google

"L'indagine annunciata oggi sui nostri sforzi anti-spam è fuorviante e rischia di danneggiare milioni di utenti europei. E l'indagine è infondata: un tribunale tedesco ha già respinto un ricorso simile, stabilendo che la nostra politica anti-spam era valida, ragionevole e applicata in modo coerente": a scriverlo è il responsabile scientifico di Google Search, Pandu Nayak, sul blog del colosso tech commentando l'apertura di un'indagine da parte della Commissione europea nei confronti di Mountain View.

"La politica anti-spam di Google -ha aggiunto -è essenziale per contrastare le ingannevoli tattiche pay-for-play che degradano i nostri risultati. Search Google è progettata per mostrare risultati affidabili e siamo profondamente preoccupati per qualsiasi tentativo che possa danneggiare la qualità dei nostri risultati e interferire con il nostro posizionamento sui siti web".

Infine, una nota anche sul Digital Markets Act dell'Unione Europea che starebbe "già rendendo Search meno utile per le

aziende e gli utenti europei", conclude Nayak, aggiungendo che "questa sorprendente nuova indagine rischia di premiare i malintenzionati e di degradare la qualità dei risultati di ricerca".

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