Mosca. Italia-Finlandia 3-2, nellhockey ghiaccio sarebbe risultato storico, nel volley è un buco nero evitato per un soffio. Perchè è vero che anche nella nazionale finnica, allenata dal filosofo e scrittore torinese Mauro Berruto, cè gente che fa o ha fatto esperienza nella nostra serie A ma dagli azzurri, al debutto nelleuropeo moscovita, era lecito attendersi ben di più. Vinciamo a 21 e 18 i primi due set, scopriamo che Paparoni, eterna riserva, può fare il martello titolare mentre Cernic recupera la piena forma, ma poi ci sediamo. Non abbiamo un punto di riferimento offensivo che dia continuità - serata no per Fei e non solo - Tencati latita fra i centrali e il muro non incide: più tardiamo a chiudere quella che sbagliamo a credere una facile pratica, più alimentiamo la voglia di impresa della Finlandia. Che schiera da opposto il tarantolato 21enne Oivanen e fa male con Kunnari al servizio. È 2-2 (a 21 e 22), tie break e paura nera, poi loro sbagliano più di noi. Per fortuna. Finisce 15-13. Domani cè la Croazia, che si è fatta rimontare due set dalla Bulgaria, altra «big» in panne. Pasticciando così, rischiamo grosso.
RISULTATI 1ª giornata - Pool A: Olanda-Serbia 0-3; oggi: Grecia-Olanda, Serbia-Germania.
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