Tra tutti i mestieri è sicuramente il più «stagionale» che ci sia. E però, se bastano poche ore per portare a casa 400 euro, allora vale la pena sacrificare anche la notte della Vigilia e mettersi a lavorare. Indossando i panni di Babbo Natale. In tempo di recessione, lultimo espediente per arrotondare lo stipendio è diventare Santa Claus per un giorno. O meglio, per una notte. Cè chi lo fa per pagarsi le vacanze sulla neve, per comprare i regali ai bambini.
Come Giovanni che nella vita fa lanimatore e in questo periodo si presta a mettere labito rosso. «Magari si potesse fare tutto lanno - dice mentre guarda sulla cartina il percorso che dovrà fare con la slitta - altroché stipendio».
Come Carmelo, siciliano, in arte «Scami» che con quei soldi ci paga laffitto e la rata della macchina. Durante lanno fa loperaio e cammina sui tralicci a quaranta metri daltezza. Poi quando si avvicinano le feste, scende a terra, si mette un paio di pantaloni e una giacca rossa, la barba bianca e comincia il suo giro per la città per portare i regali ai bambini. «Adesso potrei essere in ferie - racconta Carmelo - invece rinuncio alla vigilia e lavoro. La sera del 24 si guadagnano anche 350/400 euro. Mi servono per laffitto. E poi lo faccio per divertirmi». Il servizio standard di quindici minuti costa dai 90 ai 130 euro. Per quello exclusive invece, con tanto di barba vera e cannone sparaneve, i prezzi vanno dai 250 ai 600 euro. «Ai Babbi Natale rimane in tasca circa il 60 per cento del totale - spiega Thomas Pacher, titolare dellagenzia di animazione ShowTime, specializzata in questo genere di servizio -. Abbiamo bidelli, maestre dasilo, giocolieri e animatori che lo fanno». Ci sono anche gli studenti universitari che per pagarsi una settimana di vacanza, vanno a fare i Santa Claus nei grandi magazzini. Guai a pensare però che basti mettersi una pancia finta e un paio di occhiali per diventare un vero Babbo Natale. Entrare in una famiglia la notte della vigilia o la mattina del 25 dicembre non è cosa per tutti. Ci vuole una certa predisposizione ed una sensibilità particolare. Per studiare la scheda che hanno preparato i genitori con tutte le raccomandazioni da fare ai piccoli alla consegna dei regali. Per salire le scale gridando «oh, oh, oh» e suonando la campana; per raccontare ai bambini la vera storia di Babbo Natale, elencando tutti i nomi delle renne. «Il 24 dicembre si lavora fino alluna e mezza di notte - continua a spiegare Carmelo -. Lorario più bello è dalle 23.30 alle 24. Sei in macchina che corri da una parte allaltra della città e fuori la gente comincia già a far festa».
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