Babbo Natale a Santa fa un sacco di regali, ma porta via l’ospedale

Babbo Natale a Santa fa un sacco di regali, ma porta via l’ospedale

L'accensione dell'albero di piazza Vittorio Veneto, questo pomeriggio alle 17e 30, segnerà ufficialmente l'inizio del Natale di Santa Margherita; una giornata di festa che comincerà alle 16 con musica e dolci per i bambini e uno spazio dedicato alla solidarietà in favore degli alluvionati di Brugnato. Ma sarà solo l'antipasto di un programma di eventi denso anche per le prossime settimane. Il 7 dicembre, alle 17, «luci a San Siro» con una festa in piazza a cura del comitato di quartiere e dei commercianti. Il giorno seguente, alla stessa ora, villa Durazzo si animerà con la rappresentazione teatrale di Mauro Pirovano: «Mauro garibaldino per caso».
Il 17 dicembre, invece, sarà dedicato alla Belle époque: nella sede dello Spazio aperto di via dell'Arco, il collezionista Gian Paolo Caburazzi riprodurrà le grandi voci della musica sacra e profana attraverso il suo vecchio grammofono a manovella. Da non perdere anche gli appuntamenti del 18 dicembre: la mattina, dalle 9.30, la cerimonia del Confeugo percorrerà le vie della città; alle 15, a villa Durazzo, Gianfranco Carlascio terrà una lezione-concerto su Franz Liszt. La vigilia di Natale sarà dedicata alla musica: la Filarmonica Colombo darà vita a partire dalle 16 ad uno spettacolo itinerante, mentre dalle 22, in Basilica, il protagonista principale sarà il coro «G.B. Calvi» di Ruta di Camogli. Si proseguirà poi il 30 dicembre con il concerto del coro Voci d'Alpe del gruppo Alpini, alle 17 nel quartiere di Ghiaia. L'Epifania sarà invece riservata alla pallavolo femminile con un torneo nel palazzetto dello sport.
Sotto l'albero di Natale, però, i sammargheritesi troveranno un brutto regalo: l'Asl 4 e la Regione sono decise ad alienare l'ex ospedale con la speranza di farne cambiare la destinazione d'uso ricavandone così una cifra intorno ai dieci milioni di euro. Lunedì l'incontro con i sindaci del territorio, convocato dall'Asl 4, si preannuncia caldissimo. Il sindaco Roberto De Marchi non ci sta, esige la piastra ambulatoriale promessa e si dice adirato per i comportamenti tenuti dal direttore dell'azienda sanitaria locale, Paolo Cavagnaro.

E ce n'è anche per la Regione: «Comprendo bene che aumentare le tasse rischia di ridurre il consenso politico - puntualizza De Marchi - ma ritengo inaccettabile che in nome del consenso si riducano servizi basilari, con grave danno per le fasce più deboli e fragili».

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