Lhanno notata mettere le banconote nella borsetta mentre usciva da uno stabile in zona Cordusio. Quindi lhanno seguita e, al momento che hanno ritenuto più opportuno - allangolo tra via Gaetano Negri e via Santa Maria Segreta - lhanno accerchiata, distratta e borseggiata. Uno dei tre, un biondino, è scappato con il bottino (30 euro); gli altri due suoi «amichetti» di 10 e 13 anni (minori e perciò non imputabili) sono stati bloccati nelle vicinanze da una volante della polizia giunta sul posto e dalla volantina del vicino commissariato Centro. Gli agenti, dopo averli caricati in auto, più tardi hanno dovuto persino occuparsi di riaffidare quei furfantelli ai loro genitori, cercandoli tra gli adulti del campo nomadi di via Triboniano, da dove i piccoli hanno confessato di essere arrivati. Tutto questo mentre la loro «vittima» - una ragazza di 29 anni, originaria del Togo e con un regolare permesso di soggiorno ottenuto facendo la colf - continuava a piangere disperata. «Quei 30 euro li ho appena guadagnati: faccio la donna delle pulizie - gridava la giovane tra le lacrime -. Ho appena terminato di pulire da sola la scala di un grande palazzo, una scala che non finiva più... Stranieri di questo tipo rovinano la reputazione a noi che abbiamo il permesso di soggiorno. E ci derubano pure».
Erano da poco passate le 18.30 di ieri quando in via Santa Maria Segreta, davanti al pietoso spettacolo di quella ragazza di colore in lacrime, si è formato un capannello di gente. Tanti curiosi, gente che voleva sapere quello che stava accadendo.
I tre ragazzini erano in zona dal primo pomeriggio, hanno confermato in tanti. Persino i negozianti: «Sono ore che li vediamo ronzare intorno ai passanti».
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