Un concerto sinfonico con tanto di presentazione ufficiale, prova generale dedicata a giovani e giovanissimi e incontro degli studenti con il «podio» Julia Jones, brava e brillante, già conosciuta ed apprezzata dal pubblico genovese. Un buon segno, il teatro respira e reagisce, anche se la prognosi, lo sappiamo, ancora non si scioglie, e gli scioperi ad oltranza sono sempre in agguato; insomma, la spada di Damocle sulla testa a Di Benedetto non la leva nessuno. Ma il Sovrintendente sembra tranquillo e presenta lappuntamento sinfonico di questa sera con entusiasmo, un programma raro ma di grande fascino e interesse.
Poco importa se il meraviglioso concerto di Edward Elgar per violoncello e orchestra (che sarà interpretato da Daniel Müller Schott) è dominato da un'atmosfera di cupa tristezza e pessimismo, non cerchiamo presagi e godiamoci la musica, che è davvero un capolavoro di intensità espressiva tra i più celebri del Novecento. Poi «Aus Italien», Fantasia Sinfonica di Richard Strauss, «racconto in musica» del primo viaggio in Italia del giovane compositore, tra suggestioni descrittive e temi popolari (come il Funicolì funicolà del quarto tempo «Vita popolare a Napoli»). «Quando mi hanno proposto di dirigere la Fantasia non ero così convinta di accettare - la Jones confessa che non è tra le composizioni che più apprezza di Strauss - poi però l'ho riascolata e ho notato particolari che ignoravo.
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