Bagdad - Era il 20 marzo del 2003 quando le truppe statunitensi arrivarono in Iraq, oggi, dopo sei anni, inizia la smobilitazione. I soldati americani "sono pronti" a lasciare le città dell'Iraq sotto il controllo delle forze di sicurezza irachena, e "non c'é motivo" per non rispettare il concordato calendario per il ritiro delle truppe, previsto a cominciare dal prossimo 30 giugno. Lo ha detto oggi, in collegamento da Baghdad, il generale Ray Odierno, responsabile delle truppe Usa impegnate in Iraq. Intervistato dalla Cnn, Odierno ha garantito che i tempi previsti per il ritiro saranno rispettati.
Odierno: "E' il momento giusto" "Siamo pronti - ha detto -. I livelli di sicurezza sono buoni, abbiamo avuto un miglioramento costante da parte delle forze di sicurezza e da parte del governo iracheno. Sono convinto sia il momento giusto per lasciare le città e per loro di assumersi questa responsabilità". Odierno ha precisato che sono ancora 131 mila i soldati americani presenti in Iraq, e ha minimizzato la portata degli attacchi degli ultimi giorni. Questi attentati a suo avviso "non hanno aumentato la violenza nel Paese preso nel suo insieme".
Diminuzio graduale entro il 2011 Odierno ha aggiunto che, sulla base del calendario stabilito, il numero di soldati americani in Iraq continuerà a diminuire nel corso dell'anno.
Bagdad, dopo sei anni i soldati Usa si ritirano
Il generale Ray Odierno: soldati americani pronti a lasciare le città irachene. Il calendario prevede il ritiro completo delle truppe entro il 2011. Il controllo dei territori all'esercito iracheno
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