Bagnasco «allena» la Samp E Cassano dà la benedizione

Il cardinale visita la squadra a Bogliasco: «Lo sport dev’essere una palestra di valori». Gli scherzi del fantasista e il dono del presidente Garrone

Lo strano allenamento della Sampdoria comincia alle 10. Il presidente Riccardo Garrone attende l'arcivescovo di Genova Angelo Bagnasco. Due passi più in là, Antonio Cassano che si arma di pompa dell'acqua per innaffiare tecnico e giocatori: tocca a Volpi, poi cerca Sala ma non lo trova, nel frattempo Fantantonio ride: «Guardate Mazzarri come si diverte». Il tecnico toscano in realtà sembrava tutto tranne che divertito, piuttosto sconsolato. Allora, subito prima dell'arrivo di Bagnasco, interviene il presidente: «Antonio stai bravo, altrimenti arriva la scomunica». Nel frattempo l'arcivescovo si avvicina alla squadra radunata in cerchio e chiede: «Chi è Cassano». Lui, timidamente, si fa per dire, alza la mano: «Sono io». «Come ti stai comportando», chiede ancora il cardinale. Il numero 99: «Abbastanza bene». Dopo il breve colloquio alla squadra arriva una sorta di benedizione in vista della sfida di Champions contro la Fiorentina: «Le benedizioni e le preghiere sono per tutti gli uomini, quello di essere calciatori è un gioco ma anche un lavoro. La benedizione è perché possano fare il meglio per loro stessi e per l'intera comunità degli uomini». Poi arriva anche un messaggio per la squadra: «Lo sport deve essere una palestra di valori. Il mondo dello sport è sotto gli occhi di tanti giovani che prendono i calciatori come punto di riferimento. È come se avessero tanti figli a guardarli».
Il cardinale non ha svelato se abbia o meno una seconda fede, di natura calcistica, ma ha rivelato: «A livello sportivo prediligo le camminate in montagna, anche oltre i 3, 4 mila metri sui ghiacciai. In gioventù ho praticato anche roccia».
Riccardo Garrone ha poi donato una maglia celebrativa dei 60 anni della società blucerchiata e un libro sulla memoria storica del Club.
Impossibile per il numero uno della Sampdoria non parlare anche di calcio, con parole dure da parte del patron di Corte Lambruschini nei confronti della Lega Calcio che ha annunciato di voler anticipare l'ultima partita di campionato Sampdoria-Juventus a sabato 17 maggio per la concomitanza della visita del Papa a Genova: «I tentennamenti della Lega ci sono sempre stati anche su cose più importanti, non si tratta di una novità. Vorrei che si giocasse tutti allo stesso giorno alla stessa ora, in caso contrario ci sarebbero sperequazioni importanti».
Garrone ha espresso anche amarezza per non essere riuscito ad ottenere più biglietti per la gara in programma al Franchi domenica: «Ho anche pensato di chiamare il presidente Della Valle ma purtroppo questi sono i limiti dello stadio di Firenze. E poi anche i tifosi viola vogliono andare a vedere in massa questa sfida importante». Se la Sampdoria dovesse vincere ecco la distanza con la Fiorentina per il quarto posto potrebbe verrebbe ridotta ad un solo punto: «Sappiamo benissimo - continua Garrone - che sarà una sfida importantissima per il nostro campionato e Mazzarri mi ha detto che l'adrenalina continua a crescere con il passare delle ore».
In merito all'ipotesi di elargire un premio per l'Europa alla squadra, annunciata dall'amministratore delegato Beppe Marotta (ieri presente all'incontro con Bagnasco), Garrone ha scherzato: «Vorrà dire che sarà Marotta a rispondere di questa decisione...».

Il cardinale ha poi proseguito la sua visita celebrativa nel Levante genovese e Mazzarri ha cominciato a lavorare per la sfida più importante dell'anno. In un clima scherzoso e di festa, anche perché con Cassano in campo non potrebbe essere altrimenti.

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