Il cardinale Angelo Bagnasco dà una mano a Mario Monti e bacchetta i partiti che sembrano volersi «ritrarre» dal sostegno al governo. Il presidente della Cei ha aperto in Vaticano lassemblea generale di primavera - il «parlamentino» dei vescovi italiani - con una prolusione che, in una fase di incertezza segnata dalla crisi delleuro, dal terremoto in Emilia-Romagna e dallattentato di Brindisi, pungola il mondo politico.
È «importante» che le riforme «necessarie» siano «ora completate col massimo dellequità e del consenso», ha detto Bagnasco allassise. «Stupisce lincertezza dei partiti che, dopo una fase di intelligente comprensione delle difficoltà in cui versava il Paese, ma anche delle loro dirette responsabilità, paiono a momenti volersi come ritrarre», ha scandito larcivescovo di Genova. «Non ci sarebbe di peggio che lasciare incompiuta unazione costata realmente molti sacrifici agli italiani». Se nei mesi scorsi la Cei si era distinta dalla Santa Sede per un sostegno meno entusiastico al governo, ora Bagnasco è netto: «Si doveva cambiare. Si deve cambiare. Di qui liniziativa governativa di messa in salvo del Paese, in grado di scongiurare il peggio».
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