Genova - «È stata una testimonianza rispettosa e gioiosa sul valore della famiglia». Così, con questa unica frase, monsignor Angelo Bagnasco, arcivescovo di Genova e presidente della Cei, ha commentato il successo del Family day che sabato scorso ha portato un milione di persone in piazza a Roma. Un commento veloce, quasi una battuta strappata a forza, dopo la celebrazione della Santa Messa che monsignor Bagnasco ieri mattina ha celebrato al Santuario della Madonna della Guardia, il più amato dei luoghi di culto dai fedeli genovesi. Il prelato, infatti, preferisce non rilasciare molte dichiarazioni dopo le minacce seguite alla sua presa di posizione sui Dico. Mentre si allontana si lascia scappare una frase sulla manifestazione romana. A chi gli domanda se si aspettava quella folla oceanica, ha risposto: «Si sperava, certamente». Poi è sparito in un corridoio.
Ad attenderlo, infatti, c’erano decine di famiglie di malati e disabili che ieri si erano recate al Santuario proprio per incontrarlo e avere la sua benedizione. E per tutti ha avuto una carezza, un gesto d’affetto e una parola buona. Del resto anche il cardinale vicario Camillo Ruini, durante la Messa celebrata ieri nella basilica di San Pietro, si è limitato a esortare tutti i cristiani a pregare per la famiglia, perché «sia compresa nel suo autentico amore, perché sia compresa fino in fondo, e sia sostenuta».
Monsignor Bagnasco ha quindi preferito non rispondere agli ulteriori insulti che ieri gli sono giunti da Bologna in una nota firmata dalle donne del Prc e dei Verdi in occasione della processione della Madonna di San Luca.
Bagnasco: "La gente in piazza? Una testimonianza gioiosa"
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