Città del Vaticano - Ai microfoni della
Radio Vaticana, l'arcivescovo Angelo Bagnasco ringrazia il Papa
e il presidente Giorgio Napolitano per la solidarietà dopo le
minacce dei giorni scorsi. Il presidente della Cei ribadisce
inoltre l'urgenza, per il bene dell Italia, di un confronto
sereno sulla famiglia.
La telefonata del Papa,
racconta monsignor Bagnasco, "é stato un momento di grandissima
gioia, di sorpresa, proprio perché inattesa questa telefonata
del Santo Padre, che mi ha riempito veramente di gioia e di
gratitudine". Ed "é certamente motivo non solo di grande
incoraggiamento e di conforto, ma anche di conferma per quello
che è il servizio della Chiesa italiana per il bene di tutti".
La solidarietà espressagli dal presidente Napolitano, ha poi
affermato il presidente della Cei è segno di vicinanza delle
autorità politiche e del popolo italiano: "segno molto gradito
da parte del nostro presidente della Repubblica, che esprime la
solidarietà di tutto il mondo politico, che si è espresso
anche in molti modi in questi giorni e in questi ultimi tempi.
In lui certamente - ha sottolineato Bagnasco - si vede la
sintesi più alta e più autorevole. E in lui si esprime anche
il popolo italiano, che si è stretto accanto a me in moltissimi
modi e attraverso moltissime espressioni, a tutti i livelli, di
età, di posizione ed anche di fede e di credo".
"Avanti in difesa della famiglia" Pur senza "contrapposizioni" i vescovi desiderano comunque continuare a proclamare la verità cristiana sulla famiglia. "La Chiesa - ha sottolineato Bagnasco - da sempe promuove e crede fermamente nella famiglia come nucleo fondante della società e anche del proprio essere Chiesa". A una domanda su come "rasserenare il clima" nel confronto "molto acceso" sulla famiglia, l'arcivescovo di Genova ha replicato che "questo polverone è nato dal nulla e da una cattiva interpretazione ed attibuzione di pensieri mai pensati e mai detti".
Il Papa: "La famiglia garantisce solidarietà e giustizia" "Solo l'amore all'interno della famiglia, fondata su un uomo e una donna, creati a immagine di Dio, può assicurare quella solidarietà intergenerazionale che trasmette amore e giustizia alle generazioni future". Lo ribadisce il Papa nel suo messaggio alla assemblea plenaria della Pontificia accademia per le scienze sociali, ricordando che per affrontare le "tre specifiche sfide" di ecologia, diritti della persona e accesso ai beni spirituali come educazione e conoscenza, "solo l'amreo del prossimo può ispirare in noi la giustizia a servizio della vita e della promozione della dignità umana".
"Solo carità - aggiunge il Papa nel passaggio successivo a quello sulla famiglia - può incoraggiarci a porre la persona umana ancora una volta al centro della vita nella società e al centro di un mondo globalizzato, governato dalla giustizia".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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