Dopo il bagno turco il giardino d’inverno E la Lega insorge

Dopo il bagno turco il giardino d’inverno  E la Lega insorge

(...) ricorda il regno degli zar di tutte le Russie. Dopo la pubblicazione delle prime fatture per i lavori di ristrutturazione di alcune parti dell’appartamento «di servizio» del prefetto di Genova, Francesco Musolino prosegue la diffusione di altri particolari, come la ristrutturazione in corso di parte del terrazzo, con tanto di maxi veranda costata altri 100mila euro. Ieri il quotidiano «La Repubblica», che ha suscitato il caso, ha proseguito nella pubblicazione di nuovi dettagli sui lavori in corso a Palazzo Spinola.
E dopo la richiesta di chiarimenti da parte del ministro dell’Interno Roberto Maroni, arriva la staffilata della Lega Nord. «In un periodo di rigore economico e tagli alla spesa pubblica, in cui tutto il Paese cerca di stringere la cinghia per tirare avanti, un ministero non avrebbe mai dovuto permettere una spesa del genere»: il deputato leghista Giacomo Chiappori commenta così la spesa di 105 mila euro per la ristrutturazione dei bagni del Prefetto di Genova. Chiappori, col capogruppo del Carroccio Marco Reguzzoni, firma un’interrogazione al ministro delle Infrastrutture per cercare di capire come possa essere stato autorizzato, a carico del bilancio del ministero, un impegno di spesa di questo tenore. «Le opere eseguite alla prefettura di Genova, i cui costi sono al centro di accertamenti da parte del ministero dell’Interno e di quello delle Infrastrutture, erano già state richieste nel 2007 ed erano state inserite nel programma triennale delle opere pubbliche del ministero delle Infrastrutture 2008-2010» lo dice a Patrizia Antonini dell’Ansa il provveditore alle opere pubbliche di Lombardia e Liguria Francesco Errichiello. Il programma prevedeva che nel 2009 fosse stanziato un importo di 300mila euro per la prefettura di Genova, ma quell’anno non fu possibile eseguire i lavori perché non furono assegnate le risorse finanziarie, per questo fu previsto uno slittamento di un anno, cioè il 2010, anno in cui le risorse sono state impegnate per gli interventi, costati 200mila euro. «A fronte di una stima iniziale - spiega Errichiello - il consuntivo è di 200mila euro». Così il provveditore snocciola i costi voce per voce: 5mila euro sono stati spesi per la manutenzione ordinaria dell’alloggio di rappresentanza; 58mila euro per il bagno dell’alloggio di rappresentanza; 20mila euro per la demolizione e la rimozione di una pensilina; 10mila euro per l’impianto di condizionamento degli uffici della prefettura, per un totale di 94 mila euro, ai quali si aggiunge il 10% di Iva, per un equivalente di circa 105mila euro. «Per quanto riguarda il giardino d’inverno - spiega Errichiello - si tratta di un vero e proprio ampliamento dell’alloggio di rappresentanza, per circa 50-60 metri quadri, per il quale è stato rifatto tutto, dalla pavimentazione all’impianto del condizionamento d’aria, al riscaldamento, e quindi 100mila euro è una cifra congrua all’intervento». Tornando poi sul costo del bagno, il provveditore ha spiegato: «l’alloggio è dotato di due bagni, uno piccolo ed uno più ampio. Quello piccolo, chiamato il bagno di Mussolini è coperto da vincoli, per il suo particolare valore e non è stato possibile renderlo oggetto di intervento. Così abbiamo dovuto lavorare su quello più grande, di un’ampiezza di circa 20 metri quadri, dotandolo delle stesse finiture dell’altro, per questo, ad esempio, si sono scelte lastre di marmo verdi e bianche». Inoltre, Errichiello ha osservato: «con questo intervento abbiamo anche cercato di andare incontro ai desideri del prefetto». «Credo che i costi siano adeguati all’edificio e al tenore dei lavori realizzati, destinati a durare a lungo nel tempo.

Ritengo che i miei collaboratori abbiano operato in modo diligente. Comunque, se la Corte dei conti ha aperto una procedura - conclude Errichiello - sarò io per primo ad inviare le carte, senza che me le debbano venire a chiedere».

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