Se puntava a sfatare pregiudizi e luoghi comuni sua maestà Hanad bin Isa Al Khalifa, sovrano e signore dellemirato del Bahrain, ha fatto centro. E soprattutto lha fatto in un colpo solo scegliendo come rappresentante del proprio Paese a Washington un ambasciatore di sesso femminile e di religione ebraica. Il primo e unico esemplare di diplomatico con siffatte caratteristiche di tutto il mondo arabo si chiama Houda Nonoo. La signora 43enne, madre di due figli ed esponente di uninfluente famiglia ricopriva, prima della nomina per editto reale, la carica di deputato al Parlamento del Bahrain. Per quanto eccezionale, la scelta della signora Nonoo non contraddice la natura di un emirato conosciuto, fin dallinizio del ventesimo secolo, come terra dinsediamento per gli ebrei dorigine iraniana e irachena. Dopo la guerra del 1948 e la nascita dello Stato di Israele anche la comunità ebraica dellemirato si ridimensionò. Oggi i correligionari della nuova ambasciatrice non sono più di una cinquantina su una popolazione di circa mezzo milione. A differenza di quanto avvenuto nel resto della regione e nonostante lassenza di rapporti diplomatici con Israele, gli ebrei del Bahrain possono però contare sulla protezione di una casa regnante che garantisce il mantenimento di una sinagoga e una sufficiente integrazione nel tessuto economico e sociale dellemirato.
Pur cercando di mantenere un basso profilo, gli esponenti della minoranza religiosa occupano ruoli importanti nel settore bancario e nel commercio. Prima di diventare deputato e poi ambasciatrice la signora Nonoo è stata anche una militante dei diritti umani dirigendo la sede dellHuman Right Watch. «Sono onorata di essere la prima donna a rappresentare il mio paese allestero», ha detto la signora Nonoo nella prima intervista concessa dopo la nomina.
Il Bahrain e la sua dinastia sono considerati i più stretti alleati di Washington tra i paesi del Golfo.
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