Baldini, mostro di regolarità nelle grandi prove
26 Novembre 2006 - 00:00Stefano Baldini in chiaroscuro, secondo alcuni, a conclusione di una stagione che lo ha visto primeggiare nella prova europea e arrivare solo sesto, contro tutte le previsioni che lo davano vincente, alla maratona di New York. Un giudizio ingrato - nella corsa della Grande Mela, Stefano è risultato il primo dei «bianchi» e degli europei dopo la solita infornata di atleti di colore - soprattutto alla luce dei tempi e dei risultati analizzati, come si suol dire, al microscopio. Lanalisi è stata fatta da un illustre giornalista sportivo, Roberto Quercetani, sulle pagine della rosea dopo aver preso in considerazione annata di maratone e prestazioni di protagonisti. «Un sesto posto - si legge - in 2h1133 su un percorso che non è tra i più veloci al mondo non appare a prima vista un risultato eclatante, ma bisogna considerare che Baldini era alla sua terza maratona stagionale (Londra, Europei, New York) nell arco di 198 giorni. Fra i maratoneti di elite è oggi rarissimo che qualcuno affronti la prova più di due volte allanno, la stragrande maggioranza si limita a due gare, per lo più in una delle classiche di primavera e in una di tardo autunno. Le eccezioni alla regola del due sono state assai rare nei primi sei anni di questo secolo, periodo in cui il pianeta maratona è assurto a nuovi vertici in materia di premi in palio nelle classiche. Baldini è anche qui uneccezione perché aveva già fatto tre maratone nel 2001. E la sua media nelle tre gare fu di 2h 10 42.
Ebbene, questanno ha fatto leggermente meglio con 2h 10? 35...Il record in materia, sempre per il periodo 2001-2006, è detenuto dal keniano Korir che nel 2003 ottenne in tre gare 2h 09 18. Dalla tabella a fondo pagina si evince che Baldini è al quarto posto tra i migliori «triplisti» del periodo esaminato. Tra coloro che lo precedono, Jifar nel 2001 si concesse addirittura un pasto pantagruelico: quattro maratone sullarco di 9 mesi, con una media di 2h 11 11
In quella che è la gara più imprevedibile dell atletica, Stefano Baldini è davvero un modello di regolarità, da tutta la sua carriera scaturisce soprattutto questa indicazione: rende meglio nelle gare più serie, dove sono in palio grandi titoli e dove viene meno il ruolo delle lepri. Di fronte al suo raccolto in queste gare (un oro olimpico, due bronzi ai Mondiali e due ori agli Europei) sembra impallidire il meglio da lui stesso messo insieme nelle classiche: due secondi posti a Londra e un terzo a New York rispettivamente su sette e quattro tentativi.
La statistica
2003 Korir (Kenia) con una media di 2 h 09 18
2001 Jifar (etiopia) con una media di 2h 09 31
2002 Kipkoech ( Kenia) con una media di 2h 10 33
2006 Baldini (Italia) con una media di 2h 10 35
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.