da Milano
«Col Milan vinciamo noi». Non ha dubbi Michael Ballack, il gioiello del Bayern che a giugno dovrebbe lasciare Monaco per la scadenza del contratto ma che rifiuta ogni accenno alla sua prossima destinazione: Chelsea o Inter. «Non ero in campo nel maggio 2001 quando a San Siro conquistammo la Champions ai rigori sul Valencia; cerano tanti altri miei compagni e Kahn in particolare che si commuovono ancora a ricordare quella magica serata. Voglio ripetere anchio quellesperienza. e lasciare il segno. Partiamo da 1-1, un risultato a noi sfavorevole, ma possiamo farcela».
«Con tanta attenzione, tenendo docchio soprattutto Shevchenko, dobbiamo arrivare senza prendere gol fino al 75 poi cercheremo la rete decisiva», così il tecnico Felix Magath, che ha simpaticamente ricordato la collanina doro che gli regalarono i giornalisti milanesi per aver battuto la Juve nel 1983 nella finale di Atene (e ieri il Toro Club Meroni lha omaggiato con un toro dargento). «La sconfitta casalinga di sabato con lAmburgo non mi preoccupa, arriviamo dalla sosta invernale, i giocatori sono freschi. Certo, l1-1 dellandata con un rigore inesistente, non è un buon risultato. Il Milan ha ottimi attaccanti, ma quello che mi preoccupa di più è Shevchenko.
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