A «Ballarò» Quando Mauro giurò: noi non diamo soldi per le interviste
31 Maggio 2009 - 02:05Nello studio latmosfera è tesa. Non si parla di riforme istituzionali o del terremoto in Abruzzo, naturalmente, ma di un tema ben più importante per le sorti del Paese: lavrete già capito, siamo al momento clou dellultima puntata di «Ballarò», dedicata «niente-di-meno-che» al Noemigate, martedì in prima serata. Per loccasione è sceso nellarena pure il superdirettore di «Repubblica», Ezio Mauro. Ebbene, a un certo punto a un altro ospite, il ministro della Cultura Sandro Bondi, un dubbio sorge spontaneo. E pensate un po, il ministro si permette pure di chiedere numi al giornalista vate: per «rimestare nella pattumiera», per pubblicare su due pagine fitte fitte la testimonianza di «gola profonda», Gino Flaminio il rapinatore, i segugi di «Repubblica» non avranno mica «pagato un cachet»? Giammai. «La sfido a provare una cosa del genere», tuona Mauro, avvolto nella giacca blu-elettrico che tanto buca il video.
Ci mancherebbe, certe cose nei giornali della famiglia De Benedetti non si fanno. Poi senti che Laura, la biondina dellultimo Grande Fratello, racconta di aver ricevuto unofferta cash in cambio di nuove rivelazioni scottanti addirittura un sms proprio da due giornalisti dell«Espresso». E pensi: non può essere quell«Espresso», il settimanale dello stesso gruppo di «Repubblica», dove scrivono le stesse firme, che si fa nello stesso palazzo.